Capannori, al via la rivoluzione della Canapa

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Capannori, al via la rivoluzione della Canapa

Capannori promuove le coltivazioni di canapa per rendere più sostenibile il territorio e rilanciare l’agricoltura
C’è una pianta la cui coltivazione può ridurre i consumi d’energia, sostituire la plastica e creare occupazione. Si tratta della canapa, molto diffusa nei campi del capannorese fino agli anni Sessanta ma la cui produzione è stata abbandonata in fretta a causa della crisi che colpì il settore in seguito a modifiche della normativa nazionale.
Adesso, grazie a un progetto finanziato anche dalla Regione, si aprono nuove e interessanti possibilità. La canapa, ad esempio, può essere utilizzata nell’edilizia sostenibile, per realizzare pareti interne o esterne non portanti oppure pannelli isolanti termici. Si tratta di un’opportunità che è già stata colta da un’azienda toscana, che ha ottenuto il brevetto per ottenere questi manufatti.
E’ da questo esempio che il Comune di Capannori vuole rilanciare la coltivazione della pianta sul territorio mediante una serie di fasi. Primo appuntamento del percorso sarà il seminario “La canapa: prospettive per un’agricoltura che guarda alla sostenibilità e alle tradizioni del territorio”, organizzato in collaborazione con le sezioni lucchesi della Coldiretti e della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), che si svolgerà venerdì 21 dicembre alle ore 17.30 nella sala consiliare in piazza Aldo Moro a Capannori. Vi prenderanno parte, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria, gli assessori all’ambiente, Alessio Ciacci, e alle attività produttive, Maurizio Vellutini e Fabrizio Sassetti di Canapalithos – Gruppo Fibranova.
“Per uscire dalla crisi servono anche soluzioni innovative – affermano l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, e alle attività produttive, Maurizio Vellutini -. L’amministrazione comunale, da sempre attenta alle buone pratiche e a promuovere lo sviluppo con un occhio di riguardo alla salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni, punta adesso a rilanciare la produzione di canapa a Capannori per creare una filiera agricola sostenibile e virtuosa che unisca aspetti altamente ecologici a quelli di un’ampia duttilità di impieghi. E’ per questo che ci auguriamo che imprenditori e agricoltori locali, ma anche cittadini, partecipino attivamente a questo seminario, che vuole essere il punto iniziale di un percorso per il quale vogliamo confrontarci – e informare – la comunità”.
Le coltivazioni di canapa hanno un alto indice di sostenibilità, perché, rispetto alle colture tradizionali, hanno bisogno di un basso quantitativo d’acqua nei mesi estivi. Inoltre non necessitano di pesticidi. La canapa porta anche benefici quando viene utilizzata come coltura rotativa per reintegrare il terreno di sostanze preziose.
Ci sono quindi tutti i presupposti affinché questo vegetale possa tornare nei campi di Capannori, contribuendo a rilanciare il settore agricolo, che sta attraversando un particolare momento di crisi, unendosi ai tanti progetti portati avanti dall’amministrazione Del Ghingaro per ridurre le emissioni nocive nell’aria e migliorare la qualità di vita dei cittadini”.