Un progetto per la riconversione dell’impianto di Pioppogatto

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Un progetto per la riconversione dell’impianto di Pioppogatto

Favoino versiliaVIAREGGIO. Riconversione dell’impianto di trattamento di Pioppogatto e valorizzazione della raccolta differenziata a servizio della Versilia. Inizierà a lavorare nelle prossime settimane il gruppo di esperti della Scuola Agraria del Parco di Monza, sul progetto che prevede lo studio di due prospettive per il nostro territorio: l’inizio della riconversione dell’impianto di smaltimento dell’indifferenziato e la realizzazione di una nuova parte di impianto che valorizzi il differenziato, producendo utile.
L’incarico è stato affidato da Vera Ambiente S.r.l., gestore dell’impianto di Pioppogatto, su richiesta del C.A.V. (Consorzio Ambiente Versilia), l’organismo che, in tema di rifiuti, riunisce i Comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Massarosa, Forte dei Marmi e Seravezza.
A presentarlo sono intervenuti stamani al Festival della Salute Enzo Favoino per la Scuola Agraria del Parco di Monza, il presidente del CAV e sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto, il sindaco di Seravezza Ettore Neri, il vicesindaco di Massarosa Damasco Rosi, l’assessore Isaliana Lazzeri in vece del sindaco di Viareggio Leonardo Betti, la presidente di Sea Ambiente S.p.A. Gemma Borin e l’AD di Vera S.r.l. Alberto Corsetti.
“L’obiettivo generale condiviso dai Comuni del CAV, che è stato sempre sostenuto anche dalla Provincia, è avere un impianto adattabile e flessibile, in grado di gestire la diminuzione dell’indifferenziato e l’aumento del differenziato, necessari per il raggiungimento dell’obiettivo rifiuti zero – sono state le parole di Enzo Favoino -. La filosofia dell’impianto Tev-Veolia è quella che qualcuno deve produrre una certa quantità di rifiuti, perché il loro trattamento possa coprire le spese di investimento e gestione. Il nostro ragionamento è all’opposto. Dialogando con Ato Costa, abbiamo già tratteggiato cosa serve a Pioppogatto, ed è l’applicazione di un’operatività già sperimentata con successo altrove”.
“Per raggiungere obiettivi condivisi si deve essere in grado di superare le empasses – ha detto il presidente del CAV Umberto Buratti – Sappiamo infatti che non vogliamo più produrre CDR, tanto che abbiamo chiuso Falascaia. Sappiamo che vogliamo riconvertire Pioppogatto, e che la riconversione è anche già nel piano regionale. Ora è necessario coordinare meglio il tutto dal punto di vista burocratico-amministrativo. A suo tempo la nostra commissione di vigilanza ha realizzato una valutazione tecnica che dà parere positivo sulla riconversione dell’impianto: fisseremo un incontro con la Provincia per chiarire questa cosa”.
“Credo che le difficoltà tecniche evidenziate dalla Provincia siano superabili, soprattutto considerando una volontà politica condivisa anche dall’Amministrazione provinciale – ha concordato Del Dotto – del resto stiamo lavorando alla risoluzione di venti anni di nodi al pettine. Camaiore, Viareggio e i Comuni della Versilia non rinunciano di certo a far sì che i cittadini versiliesi possano godere di un sistema di smaltimento di rifiuti rispettoso dell’ambiente, economico ed efficiente; tariffa applicata su una misurazione puntuale del rifiuto prodotto, incentivi a chi differenzia e disincentivi a chi non differenzia e ricicleria sono i tre ingredienti fondamentali del nuovo volto del sistema rifiuti versiliese, che la Provincia ha il dovere di sostenere”.
Anche l’assessore al sociale del Comune di Viareggio, Isaliana Lazzerini, ha ribadito l’unità politica di intenti sul progetto di riconversione di Pioppogatto verso l’obiettivo rifiuti zero, nel cui percorso si colloca la chiusura di Falascaia.
“La società Vera S.r.l. ha preso in gestione, con affidamento dal CAV, l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti di Pioppogatto, con una situazione impiantistica deteriorata, con 8mila tonnellate di rifiuti lasciati in giacenza e con tutti i lavoratori in mobilità – ha approfondito l’AD di Vera S.r.l. Alberto Corsetti, ripercorrendo la recente storia dell’impianto -. La tariffa che Tev-Veolia applicava ai Comuni della Versilia era di 178 euro alla tonnellata, e l’ultima proposta fatta al sindaco Mungai in qualità di presidente del CAV era di 203 euro a tonnellata. Vera S.r.l. ha operato per l’anno 2012-2013 con una tariffa di 134 euro a tonnellata, con un risparmio per la cittadinanza versiliese di 3miloni 300mila euro su base annua, con il conferimento di 89mila tonnellate. Nell’anno 2014, con il conferimento extra-Versilia, si supereranno le 100mila tonnellate annue, e Vera ha già ipotizzato un conguaglio intorno ai 250mila euro, che significherà oltre 3 euro ulteriori di risparmio sulla tariffa. Si presume che nell’anno 2015, con il conferimento anche dalla provincia di Pisa, si possa raggiungere una tariffa intorno a 132,5-133 euro a tonnellata. Il lavoro politico di CAV e il lavoro tecnico della società Vera, ha portato ad un risparmio piuttosto evidente”.
L’attività di studio che sarà compiuta dalla Scuola Agraria del Parco di Monza è finalizzata all’elaborazione di un documento di inquadramento su quale modello operativo sia possibile ed efficace per la riconversione della linea di trattamento del rifiuto urbano residuo e del sopravvaglio in “fabbrica dei materiali”, ossia un impianto che valorizzi ulteriori risorse ancora presenti nel rifiuto residuo. Tale documento, che sarà presentato ai tavoli istituzionali e programmatici per l’inclusione nella programmazione di settore e nei progetti di completamento del sistema impiantistico, comprenderà anche una valutazione preliminare dei costi sia di investimento sia di esercizio.
Lo studio si soffermerà sulle necessità impiantistiche attuali e tendenziali, sui modelli operativi possibili e sulle sinergie possibili tra le diverse attività in progetto o in corso di realizzazione, anche alla luce dei nuovi indirizzi stabiliti dal pacchetto dell’Unione Europea sull’economia circolare, uscito lo scorso luglio. Tra le finalità specifiche di questo nuovo approccio, ci sarà la definitiva dismissione della produzione di CDR (di cui era originariamente previsto l’incenerimento nell’inceneritore di Pietrasanta, località Falascaia, ora chiuso) e la trasformazione di tale linea in un sistema di ulteriore recupero di materiali valorizzabili, sulla scorta di quanto già altri territori hanno iniziato a fare o stanno progettando di fare.
Venerdì 26 al Festival della Salute, Enzo Favoino che opera alla Scuola Agraria del Parco di Monza, ha presentato le idee-guida per la riconversione ed il ruolo di questi impianti in sistemi di gestione sostenibile dei rifiuti nell’ambito dell’incontro “Ambiente e salute: l’importanza di nuove strategie per la gestione dei rifiuti”.