L'antenna di Segromigno ben al di sotto dei limiti di legge

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CAPANNORI – “Il ripetitore di telefonia mobile di Segromigno in Monte ha valori di emissione elettromagnetica ben al di sotto di quanto previsto dalla legge e rispetta tutti i parametri tecnici delle norme. Inoltre, sorgendo su un terreno di proprietà pubblica, permette all’amministrazione comunale di effettuare maggiori controlli e l’affitto che la compagnia telefonica versa al Comune di Capannori sarà reinvestito a tutela della salute dei cittadini“. Questo è quanto hanno affermato il vice sindaco Luca Menesini e l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci.
Tutto questo è reso possibile grazie al piano della telefonia mobile approvato lo scorso anno dal consiglio comunale. E’ quanto emerso a seguito dell’assemblea pubblica sul caso dell’antenna che si è svolta ieri sera (venerdì 10 ottobre 2008) a Segromigno in Monte alla quale, per l’amministrazione comunale, hanno partecipato il vice sindaco Luca Menesini, l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, e un tecnico della società incaricata dall’amministrazione comunale di effettuare i rilevamenti tecnici.
Nel corso dell’incontro l’assessore Ciacci ha spiegato tutto quello che l’amministrazione comunale sta facendo per tutelare la salute dei cittadini. “L’antenna di Segromigno – ha spiegato l’assessore – rispetta la salute dei cittadini visto che, secondo le rilevazioni compiute dai tecnici, ha un campo elettromagnetico che è ben al di sotto dei valori stabiliti dalla legge”. Ciacci ha anche spiegato come l’antenna di Segromigno sia stata localizzata dalla compagnia telefonica in seguito alle richieste da parte dei cittadini di avere una maggiore copertura della telefonia mobile, un servizio oggigiorno fondamentale.
“Con questo studio che la ditta di controllo pubblico ha redatto per l’amministrazione comunale e con il piano adottato dal Comune, tra i primi a livello nazionale, in campo di prevenzione dei rischi per inquinamento elettromagnetico, si è fatto tutto il possibile per cercare di ridurre al minimo il numero e la vicinanza delle antenne ai centri abitati – ha dichiarato l’assessore Ciacci -. L’alternativa al piano sarebbe stata la proliferazione delle antenne delle compagnie su qualsiasi terreno senza nessun controllo, anche all’interno dei centri abitati.
Nel caso di Segromigno anche le abitazioni meno distanti dall’antenna hanno un’esposizione alle onde elettromagnetiche che è quasi impercettibile, ovvero che arriva ad essere anche inferiore a 10 volte a quella che si ha utilizzando un telefono cellulare. Questa installazione – ha continuato Ciacci – è stata resa possibile grazie al piano per la telefonia mobile che ha permesso di individuare le aree dove le compagnie telefoniche possono installare le proprie antenne. Queste possono sorgere solo in determinate aree pubbliche individuate dall’amministrazione comunale con criteri molto più severi rispetto a quelli stabiliti dalla legislazione nazionale .
I soldi che le compagnie telefoniche ci verseranno, poi, saranno impiegati a finanziare progetti ambientali per migliorare la qualità della vita dei cittadini e controllare continuamente e sistematicamente le emissioni delle antenne”.L’assessore all’ambiente ha anche spiegato che per esporre il piano della telefonia mobile ai cittadini l’amministrazione comunale, a partire dal 2005, ha effettuato numerose assemblee pubbliche.