Strage nazista di Fucecchio, il pm chiede tre ergastoli

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Nell’agosto 1944 furono trucidati 184 civili, in gran parte anziani, donne e bambini. Fu un’operazione di desertificazione totale, ha ricostruito uno storico nel processo in corso a Roma
Tre ergastoli. E’ la condanna chiesta oggi dal procuratore militare di Roma, Marco De Paolis, nel processo a ex militari tedeschi accusati della strage del Padule di Fucecchio, dove nell’agosto 1944 furono trucidati 184 civili, in gran parte anziani, donne e bambini. La sentenza del tribunale militare, prevista per i prossimi giorni, deciderà anche sulla richiesta di risarcimento del danno alle parti civili. Gli imputati sono l’ex capitano Ernst Pistor, 91 anni, l’ex maresciallo Fritz Jauss, 94, e l’ex sergente Johan Robert Riss, 88, unici imputati e all’epoca tutti appartenenti a diversi reparti della 26/a divisione corazzata dell’esercito tedesco. Un quarto imputato, l’ex tenente Gherard Deissmann, è morto all’età di 100 anni nelle more del processo.
Secondo l’accusa i quattro avrebbero “contribuito a causare la morte” di 184 persone “che non prendevano parte ad operazioni belliche”: 94 uomini (soprattutto anziani), 63 donne e 27 bambini, tra cui anche alcuni neonati. Come ha sottolineato il pubblico ministero, richiamando quanto testimoniato nel corso del processo dallo storico Paolo Pezzino, non fu una semplice rappresaglia, ma “un’operazione di desertificazione totale”.
(04 maggio 2011)