Bertolucci: «Capannori modello sulla gestione rifiuti per tutta la Toscana»

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Firenze – Il riconoscimento di quanto è stato fatto fino a oggi sul terreno della raccolta differenziata e del riuso, ma anche l’impegno a sostenere anche in futuro un percorso che sta facendo di Capannori un punto di riferimento per tutta la Toscana sul terreno della gestione dei rifiuti. E’ stato questo il senso dell’intervento dell’assessore Giuseppe Bertolucci, che questa mattina ha portato il saluto del governo regionale al convegno ‘Capannori verso rifiuti zero’, occasione per confrontarsi su un’esperienza che ha visto questo comune raggiungere già nel 2005  il 42,1 per cento di raccolta differenziata certificata, primo comune della provincia. ‘Non c’è dubbio che questa è la strada maestra per affrontare e vincere la sfida che pone oggi la produzione dei rifiuti – ha sottolineato Berolucci – E’ insomma necessario sia abbattere a monte la produzione dei rifiuti sia incrementare le raccolte differenziate e il riuso ed è quanto il governo regionale si propone di fare con obiettivi quantificati nel nostro piano ambientale. Entro il 2010 puntiamo a ridurre del 15 per cento la massa dei rifiuti e a portare dal 35 al 55 per cento la raccolta differenziata. Non è un obiettivo facile, visto che ancora oggi i rifiuti aumentano del 3-5 per cento annuo, ma esperienze come quella di Capannori sono per noi un’indicazione importante di quanto può essere fatto’.
Per questo, ha ricordato l’assessore, la Regione ha programmato rilevanti investimenti. Solo nel Programma regionale di sviluppo sono stati previsti 26 milioni di euro per l”efficienza la sostenibilità nella politica dei rifiuti’, da qui al 2010.
‘E’ una sfida che consideriamo strategica – ha detto ancora Bertolucci – Vogliamo porci all’avanguardia nelle politiche ambientali ed è giusto che in questa direzione si investa molto. C’è bisogno di battere nuove strade, per esempio superando le difficoltà di mercato relative al riuso, oppure esplorando alternative come quelle della combustione con i cosiddetti impianti a freddo. E c’è bisogno anche di una cultura diffusa, che parta magari dai giovani, come stiamo facendo in queste settimane con la distribuzione a 25 mila allievi delle elementari del libretto ‘Più uso meno butto”.
Per quanto riguarda più specificamente l’Ato 2, cioè quello della Lucchesia, i risultati raggiunti sono nel complesso positivi, anche perché siamo partiti da livelli molto alti (secondi in Toscana solo a Prato) di produzione dei rifiuti.
La Regione ha sostenuto questo percorso con finanziamenti nella Provincia di Lucca per 3 milioni e mezzo di euro, dal 2000 a oggi. ‘Su questa linea – ha concluso Bertolucci – la Regione Toscana continuerà a muoversi, d’intesa e in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali, per vincere una battaglia che è ambientale e culturale, decisiva per una migliore qualità della vita, per il nostro futuro e per quello delle generazioni a venire’.