Acqua, se ne può prendere 50 litri al giorno

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CAPANNORI. Offrire ai cittadini una maggiore tutela nell’utilizzo dell’acqua pubblica. Questo lo scopo del nuovo regolamento comunale per l’approvvigionamento di acqua nelle 16 fontane di uso pubblico del territorio comunale che è stato approvato dalla giunta. Il testo, che riconosce all’acqua il valore di bene comune, stabilisce quali sono i criteri per il suo prelievo. Innanzitutto viene stabilito che può essere presa, a scopi domestici, per un “ragionevole approvvigionamento del nucleo familiare”, il che si traduce in una quantità massima di 50 litri al giorno a utente.  Nell’ottica di permettere a più persone possibili di utilizzare l’acqua, viene stabilita la precedenza a coloro che intendano prelevare, in un unico contenitore, fino a 2 litri.  Per tutti il tempo massimo di approvvigionamento è stato stabilito in 10 minuti per evitare che i tempi di attesa siano eccessivamente lunghi.  «Grazie a questo regolamento, che sostituisce quello precedente risalente agli anni Novanta, l’amministrazione comunale intende ribadire il proprio impegno nei confronti dell’acqua pubblica – fa sapere l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Di fondamentale importanza è la definizione dell’acqua come “bene comune”.  «Questo significa – spiega infatti l’amministratore della giunta Del Ghingaro – che intendiamo permetterne l’utilizzo, a scopi domestici, gratuitamente a più persone possibili perché è un diritto di tutti».  Proprio per permettere a più persone possibili di poter usufruire di questa sostanza, l’amministrazione comunale di Capannori «ha stabilito le modalità di approvvigionamento, dando la priorità a coloro che devono riempire quantità minime, ad esempio una bottiglia o una caraffa. Il tutto si svolge nel rispetto dell’ambiente e della popolazione residente nei pressi delle fonti pubbliche».  Il documento stabilisce anche che per l’approvvigionamento dell’acqua non si debbano utilizzare tubazioni di gomma o di altro tipo e che, nelle ore notturne, da mezzanotte alle 6, si debba rispettare la quiete pubblica.  In prossimità delle fonti, inoltre, le macchine dovranno essere parcheggiate, anche per il solo periodo di carico e scarico, in modo da non intralciare la circolazione dei mezzi lungo la strada.  Presto il regolamento passerà dal consiglio comunale per la discussione e l’approvazione.  Il documento sarà apposto davanti a sedici fonti pubbliche del territorio, alle quali verrà applicato.  Vediamo quali sono:  “Finetti” a Gragnano, “Lo Scacco” a Segromigno in Monte, “L’Agostina” a Pieve di Compito, “Capo di Vico” a Sant’Andrea di Compito, “Chiattino” a Guamo, “S. Pierino” a Sant’Andrea di Compito, “La Pollina” a Ruota, “Polla del Cane” a Camigliano, “Ponte alle Corti” a Pieve di Compito.  E ancora: “Perfido” a San Colombano, “Ravano” a Castelvecchio di Compito, “Al Fattore” a Colognora di Compito, “Al Carrara” a San Martino in Colle, “Tonioni” e “Piturnella” a Massa Macinaia e infine “S. Pietro” nella frazione di Sant’Andrea di Compito.