Un'area polivalente nel parco Micheloni a Lammari

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Un'area polivalente nel parco Micheloni a Lammari

Un’area ricreativa, culturale e sportiva ecosostenibile nel parco Ilio Micheloni, nel cuore dei laghetti di Lammari. Con uno stadio “verde”, in legno e paglia, senza barriere. Caso unico in Toscana. Il progetto, presentato un anno fa (e anticipato da Il Tirreno) e poi nei giorni scorsi nella sua versione rivista e corretta, ha già suscitato clamore e interesse. Anche perché a questa iniziativa stanno lavorando due associazioni locali, Civico 138 e Per Lammari. Che insieme all’ideatore del progetto, l’ex assessore regionale Eugenio Baronti, hanno promosso una campagna di prestito sociale, ovvero provare a realizzare questo sogno mettendo insieme tanti piccoli risparmi privati. Fulcro di questo spazio polivalente ricreativo e sociale destinato alla comunità, che si integra con il parco gioco dei bambini e le aree a verde esistenti, è lo stadio del “Sole”, la nuova casa del Lammari 1986, formazione di Eccellenza e primo club del territorio. Affiancato da un parco ecologico e da una palazzina di servizio, costruita attraverso un cantiere didattico e di autocostruzione in collaborazione con la Scuola Edile Lucchese, sfruttando le moderne tecnologie energetiche rinnovabili, strutture in legno e murature, isolante in paglia e resistenza al sisma. Un progetto autofinanziato dai prestiti (taglio minimo di 500 euro, da sei mesi a tre mesi anni, fino a due anni al tasso d’interesse del 2%, oltre al 3%.) e dall’istallazione di impianti solari fotovoltaici che oltre a produrre energia elettrica pulita e ridurre le emissioni di Co2, oltre agli sponsor. «Ai cittadini capannoresi e di tutta la Piana, chiediamo di contribuire a finanziare questo ambizioso progetto investendo una parte del proprio risparmio. Una finanza etica autogestita»,dice Baronti. Il campo sportivo adiacente il parco e di proprietà comunale sarebbe il primo esempio regionale di campo aperto, senza inferiate e reti, sul modello inglese, dove gli spettatori non hanno nessuna separazione tra loro e il campo da gioco. Il nuovo stadio all’inglese avrebbe una tribuna nuova coperta da 300-400 posti. «Stiamo predisponendo un percorso con l’amministrazione comunale per ottenere una convezione di 25 anni, con l’associazione per Lammari capofila, mentre la gestione degli impianti sportivi rimarrà al Lammari», spiega Baronti. Da quando è salito in Eccellenza, la serie A dei dilettanti regionali, il Lammari in alcune gare di cartello ha dovuto traslocare a Porcari o Forte dei Marmi, perché senza un impianto sportivo adeguato. Intanto il Comune ha approvato l’installazione di una tribunetta supplementare da circa 90 posti, ma scoperta. Un passo avanti. In attesa che a Lammari si possa realizzare il sogno del primo stadio verde. Nicola Nucci- Tirreno