Il bilancio partecipativo, uno strumento essenziale per una nuova politica

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Il bilancio partecipativo, uno strumento essenziale per una nuova politica

La crisi della politica che attraversa il nostro paese è purtroppo sempre più plateale.Studi, ricerche e pubblicazioni testimoniano di una scarsa fiducia dei cittadini verso chi ricopre incarichi istituzionali per oltre il 60%. L’affluenza alle urne è un dato che ben rappresenta questa realtà con un aumento dell’astensionismo che ha superato il 16% tra le comunali del 2001 e quelle del 2011. C’è un disagio che le istituzioni hanno il dovere di raccogliere e cercare di invertire, aumentando gli spazi di reale partecipazione e ricostruendo quella fiducia necessaria a costruire una democrazia realmente compiuta.A Capannori (46 mila abitanti in provincia di Lucca)abbiamo scelto questa strada, attuando diversi strumenti partecipativi di cui il più importante senza dubbio è il Bilancio Partecipativo.Gli esempi a cui ci siamo ispirati sono numerosi,dal primo bilancio partecipativo di Porto Alegre (anni novanta) a numerose altre progettualità simili avviate anche in Italia e che ormai nel nostro paese coinvolgono una popolazione di oltre 6 milioni di abitanti.La particolarità e l’originalità di questa esperienza è l’aver unito la parte di bilancio sociale con quella del bilancio partecipativo.Quello avviato a Capannori è infatti un vero e proprio bilancio Socio-Partecipativo. Abbiamo unito il percorso di rendicontazione (bilancio sociale o bi-lancio partecipato) con lo strumento concreto di decisione sul come investire una parte delle risorse. Questo ha aumentato la consapevolezza delle complessità delle scelte, condiviso il quadro generale in cui l’amministrazione si muove, aumentatola trasparenza sul bilancio comunale, ha consegnato alla cittadinanza il potere di decidere come poter investire e, non da ultimo, ha consegnato alla classe politica la ricchezza di tantissime informazioni sulle necessità territoriali percepite dalla popolazione in maniera chiara ed oggettiva.Nel primo anno abbiamo messo a disposizione 400 mila euro (quest’anno 500 mila) per opere decise collegialmente e l’Autorità della Partecipazione ha sostenuto il progetto con un contributo alle spese organizzative di circa 40 mila euro.Abbiamo voluto intraprendere il metodo“estrattivo” per coinvolgere nelle prime fasi (con necessità di presenza ad un percorso di riunioni e assemblee) 80 cittadini estratti a sorte, rappresentativi della popolazione di Capannori, con un incremento del 10% nella rappresentanza della fascia giovanile come criterio scelto dal Comitato di Garanzia istituito ad inizio del percorso.I dirigenti e dipendenti comunali hanno spiegato agli 80 come le risorse dell’anno precedente era-no state utilizzate settore per settore.  Su ogni progettualità sono state espresse valutazioni e suggerimenti che sono entrati nella pianificazione comunale. Si è poi passati alla fase di individuazione delle priorità per gli investimenti e in collaborazione con gli uffici comunali dei lavori pubblici queste sono state trasformate in progetti. È a questo punto che il percorso ha coinvolto tutta la cittadinanza con elezioni vere e proprie, con tanto di seggio allestito per una settimana in comune e schede elettorali che riportavano i progetti tra i quali si poteva scegliere. In tutte le 4 ex circoscrizioni su cui si articolava il voto hanno vinto i pro-getti ideati per il mondo scolastico, dalle aule didattiche allestite con supporti informatici ai giochi per i bimbi nei giardini scolastici, al miglioramento delle aree verdi esterne.La democrazia a Capannori ha fatto un passo avanti, ha dato un sostegno alla educazione e ha meravigliato migliaia di cittadini per uno strumento tanto prezioso quanto utile per il territorio. In questi anni la Legge regionale sulla partecipazione ha avviato, in Toscana, decine di bellissimi laboratori che hanno coinvolto migliaia di cittadini nelle scelte più importanti della comunità. Hanno costruito cittadinanza, senso di appartenenza, fiducia verso le istituzioni, maggiore credibilità della politica. A Capannori sta partendo il secondo percorso di bilancio partecipativo e l’estrazione dei nuovi 80 cittadini. Andiamo avanti migliorando ed incrementando questi processi, è l’unica scelta che possiamo fare se vogliamo contribuire a costruire un futuro migliore.
Alessio Ciacci- Assessore all’Ambiente e alla Partecipazione del Comune di Capannori,Consiglio direttivo Associazione Comuni Virtuosi