Acqua: un bene comune su cui in troppi vogliono mettere le mani

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L’acqua è un bene comune fondamentale per la vita umana e di una comunità. Occorre governare la risorsa idrica senza uno sfruttamento eccessivo che anche nella Piana ha creato molti problemi, ma guardando alla sostenibilità come lo strumento per costruire l’unico futuro possibile. Serve l’impegno responsabile di tutti gli enti per uscire dai soli propri interessi e costruire un utilizzo intelligente della risorsa idrica.
Già da alcuni anni è stato firmato l’Accordo di Programma che mirava a ridurre il prelievo della falda. E’ assurdo che il Comune di Lucca consideri l’acqua del Serchio come propria, ignorando ogni parere della massima autorità in materia, l’Autorità di Bacino, e si appelli al minimo vitale del Fiume Serchio per impedire il proseguo dell’Accordo di Programma. E’ evidente a tutti come il Comune di Lucca accetti di parlare di risorse idriche solo quando guadagna dalla loro vendita come regolarmente avviene verso Pisa e Livorno.
In questi ultimi anni è stato fatto molto per contrastare la Subsidenza, forse Nardi e Pierami non vedono le opere che, con Acqua Spa, abbiamo realizzato a Capannori ma di cui abbiamo più volte parlato anche in riunioni alla loro presenza. Basti pensare agli investimenti per oltre 400.000 euro per il Deposito di San Colombano, poi di oltre 350.000 euro in reti nella progettualità di potenziamento dell’acquedotto intercomunale servito dai Pozzi di San Pietro a Vico e altre opere che saranno terminate entro l’anno.
C’è da chiedersi il perché, quando furono realizzati quei pozzi, di cui erano previsti 3 su Lucca e 3 su Capannori, furono realizzati solo sul territorio del Comune di Lucca e il perché Acque SpA debba pagare al gestore di Luca l’acqua 3 volte tanto rispetto al proprio approvvigionamento. Con questo dato forse si spiega l’irrequietezza di Pierami per potenziare l’acquedotto intercomunale.
Ma oltre al miglior utilizzo di acque superficiali non possiamo abbandonare l’importante tema del riciclo, su quale ci sono stati investimenti importanti e su cui nella Piana dobbiamo continuare a lavorare, coerentemente con il potenziamento del depuratore Casa del Lupo già previsto nel breve periodo.
Mai, nella storia di Capannori, un’Amministrazione aveva lavorato tanto affrontare e risolvere il problema della subsidenza e della sostenibilità della preziosa risorsa idrica. In questi anni abbiamo iniziato a diminuire i prelievi da Paganico (sotto i 50 litri secondo) e a costruire un governo più attento alla scarsità della risorsa e alla tutela ambientale per la nostro comunità e le future generazioni che purtroppo raramente vengono considerate. I dati dell’Autorità di Bacino dell’Arno sono disponibili sul loro sito e mostrano dati incoraggianti di un costante miglioramento della situazione della falda nella Piana di Lucca.
Solo il coraggio di fare scelte importanti può dare soluzione ai problemi che affliggono la Piana di Lucca, non deve vincere la politica della mercificazione dei beni comuni ma quella che guarda al futuro della nostra comunità.
Alessio Ciacci
Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori