Don Alessandro Santoro martedì sera a Capannori: "La solidarietà è sicurezza dei diritti"

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Martedì sera alle ore 21.00 presso la Sala Riunioni del Comune di Capannori
“La solidarietà è sicurezza dei diritti” con Don alessandro Santoro – prete operaio della Comunità delle Piagge di Firenze
Sinistra per Capannori confronta il programma sociale
Interviene il Sindaco Giorgio Del Ghingaro
www.sinistrapercapannori.it
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DIFFONDIAMO E PARTECIPIAMO!
Alla domanda se temesse di essere accusato di fare politica attiva Don Santoro ha risposto: “spero bene di essere accusato di fare politica attiva. Credo sia un elemento fondamentale dell’essere cristiano, dell’essere uomo quello di lottare per il bene comune. Perciè è importante che quello che decidiamo di vivere insieme sia un atto politico, non solo simbolico; un atto per costruire occasioni di cambiamento reale”.
Don Alessandro Santoro, prete della diocesi fiorentina, nasce a Livorno nel 1965.
Nel 1994 viene inviato come delegato arcivescovile nel quartiere popolare delle Piagge, alla periferia di Firenze.
Con alcuni abitanti del quartiere, dà vita alla Comunità di Base delle Piagge come luogo dove “le persone possano riappropriarsi della possibilità di costruire la propria realtà. Se prima pensavo d’essere colui che potesse guidare verso l’uscita di una situazione di disagio, ora comprendo che è importante imparare a non essere colui che guida ma colui che accompagna, e quindi compagno della vita delle persone”.
Nella Comunità delle Piagge sono gli abitanti stessi che si auto-formano e si auto-organizzano per la crescita di un’autentica comunità territoriale, dove si intersecano i vari piani del vivere umano e civile.
La Comunità ha il centro sociale “Il Pozzo” che si trasforma in chiesa per le celebrazioni.
L’impegno sociale e politico alle Piagge investe scuola, lavoro, economia e ambiente.
La scuola è intesa come una situazione “esistenziale” permanente, nella quale le persone sono chiamate a sperimentare nuovi modi di rapportarsi: si sviluppano perciò esperienze di scuola popolare per adulti, di doposcuola per i ragazzi e di percorsi di autoformazione sociale e culturale.
La comunità , mediante forme cooperative di lavoro e di intervento di tipo associativo, cerca di incidere nella vita del quartiere, attraverso progetti quali l’Isola del riciclaggio dove il riciclo è inteso come etica e filosofia di vita contro gli sprechi del nostro modello di sviluppo.
L’ambito dell’economia viene affrontato soprattutto in forma critica: “se si ha si ha per dare”: da questi presupposti è nato il Fondo Etico e Sociale delle Piagge, un progetto di microcredito di prossimità: un’occasione per decidere in prima persona cosa fare dei propri soldi. I prestiti vengono concessi a favore di persone residenti o domiciliate alle Piagge con impellenti necessità o scadenze, ad aziende che operano nel quartiere e a progetti che favoriscano la nascita di nuove attività economiche e di sviluppo sostenibile nel territorio delle Piagge.
Un’altra iniziativa è la pubblicazione del periodico l’Altracittà – giornale della periferia concepito come Laboratorio Sperimentale di Informazione, aperto a chiunque voglia prendere parte a un modo diverso di scegliere e trattare le notizie, fuori dall’agenda dei mass media tradizionali.
Un particolare percorso della comunità è il Progetto Villore: recuperando i terreni, gli oliveti e i castagneti abbandonati da anni, si sono sviluppati progetti di agricoltura e di allevamento naturali.
Villore è diventato il “polmone verde” delle Piagge, dove ognuno può recarsi.
Nel settembre del 2007 Don Santoro ha indetto una protesta clamorosa attraverso uno sciopero della fame, contro l’ordinanza sui lavavetri di Palazzo Vecchio.
Il 19 marzo scorso ignoti hanno fatto irruzione nel centro sociale mettendolo a soqquadro, rubando e lasciando sul pavimento un manganello con scritte fasciste.
La comunità ha così risposto: “Chiediamo a tutti quanti condividono con noi questo sogno di continuare a operare, ognuno nella propria realtà ma anche tutti insieme, per la costruzione di una società più giusta”.