Sciopero della fame contro i tagli alla scuola della riforma Gelmini

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Prof.-Rocco-AltieriDocente fa sciopero della fame per salvare il corso serale
Rocco Altieri, insegna diritto ed economia all’istituto professionale Matteotti di Pisa. La notizia della cancellazione della prima classe serale ha fatto scattare la protesta
Uno sciopero della fame non contro qualcuno ma per qualcosa. È quello deciso da Rocco Altieri, docente di diritto ed economia al corso serale dell’istituto professionale Matteotti di Pisa per «sensibilizzare le autorità e l’opinione pubblica sul tema cruciale della formazione degli adulti, con particolare interesse verso l’accoglienza, la formazione e l’integrazione dei lavoratori immigrati». Il corso serale del Matteotti infatti rischia di essere cancellato in seguito ai tagli imposti dalla riforma Gelmini. Ieri Altieri, insieme alla collega Anna Maria Agresta, coordinatrice del corso e allo studente lavoratore, Diego Battistessa ha incontrato la dirigente scolastica provinciale Maria Alfano per illustrarle «le ragioni che dovrebbero motivare tutte le parti a impegnarsi nel voler salvaguardare il diritto allo studio dei lavoratori». La dirigente scolastica ha promesso il suo impegno per salvare il corso e, spiegano Altieri, Agresta e Battistessa, «si è impegnata a battere tutte le strade possibili per cercare di assegnare al Matteotti una classe prima serale, coordinata secondo gli indirizzi economico- aziendale e alberghiero». La notizia della cancellazione della prima classe serale è arrivata il 9 agosto scorso con decine di iscrizioni già fatte e, secondo i docenti, altro non è che l’anticamera della definitiva cancellazione del corso anche perché, spiegano, «si tratta dell’unica classe prima attualmente presente in tutta la provincia di Pisa». Docenti e studenti però vogliono salvare il corso perché è un luogo che, affermano nella lettera lasciata alla dirigente scolastica provinciale, «ha svolto in questi anni una funzione culturale e sociale davvero preziosa, come testimoniato dai lusinghieri risultati dal punto di vista scolastico e professionale delle centinaia di studenti lavoratori che ne hanno seguito i percorsi formativi». Insomma, è la risposta della scuola pubblica a chi ha deciso di rimettersi in discussione, di riprendere un cammino interrotto o di ottenere un diploma in prospettiva di una riqualificazione professionali e a costo di enormi sacrifici. «I corsi serali – affermano Altieri e Agresta – stanno acquisendo un’ulteriore importante funzione sociale nei confronti dei lavoratori immigrati, realizzando concretamente l’accoglienza e l’integrazione. Al Matteotti si contano 19 diverse nazionalità diverse. Come ricorda Martin Luther King, quanto ci si illude di risparmiare sulla scuola, sarà poi pagato, centuplicato, in sofferenze umane e sociali, in costi crescenti per la gestione repressiva dei conflitti, dovendo spendere sempre più per polizie, eserciti e prigioni, divenuti necessari per arginare la violenza crescente e l’anomia sociale».
Gabriele Masiero
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