La Valle d'Aosta è la prima regione italiana Ogm free

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La Valle d'Aosta è la prima regione italiana Ogm free

ogmAosta – Il Consiglio regionale, all’unanimità ha varato il disegno di legge, composto da 7 articoli, che abroga la vigente normativa regionale in materia di coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche.
La Valle d’Aosta è la prima regione Ogm Free. Il Consiglio regionale, all’unanimità ha varato il disegno di legge, composto da 7 articoli, che abroga la vigente normativa in materia di coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche. A mettere d’accordo tutta l’aula è stato un emendamento presentato all’ultimo dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Renzo Testolin, che diminuisce la sanzione minima portandola da 50mila a 5mila euro.
“Si tratta di una norma che persegue più obiettivi contemporaneamente: la prevenzione della salute della popolazione, la difesa del leale commercio dei prodotti del settore agroalimentare, la tutela del territorio e dell’ambiente e la promozione della Regione Valle d’Aosta, del suo territorio e delle conseguenti produzioni agricole di qualità” ha ricordato nel suo intervento il relatore Claudio Restano.
“Le misure di coesistenza attualmente in vigore, di fatto sancivano la quasi impossibilità di coltivare prodotti Ogm sul territorio della Valle d’Aosta ma, non fornivano la garanzia nei confronti di una eventuale involontaria contaminazione crociata di Ogm verso le colture convenzionali e biologiche. Attraverso tale proposta la Regione assume una posizione chiara e inequivocabile: sul territorio valdostano non sono ammesse coltivazioni Ogm” ha spiegato ancora Restano.
Nel 2011 una proposta di legge in tal senso era stata già presentata dal gruppo Alpe, come ha ricordato Patrizia Morelli. “Che si arrivi oggi a varare una legge per dichiarare gli ogm proibiti in Valle d’Aosta noi ne siamo soddisfatti ma diciamo che tutto questo poteva essere fatto da diversi anni.” Critiche da tutta la minoranza sono arrivate per l’iter con cui è stata portata in commissione la legge – “non ci piacciono così le leggi, a scatola chiusa, senza la possibilità di presentare emendamenti” ha sbottato Roberto Cognetta del M5S – e per le sanzioni previste, giudicate troppo elevate. “A noi le sanzioni ci sembrano esagerate, quella minima è di 100mila euro” ha evidenziato Alessandro Nogara di Uvp. Da Raimondo Donzel arriva quindi la richiesta di modificare questo passaggio attraverso un subemendamento. Proposta accolta dall’Assessore all’Agricoltura, Renzo Testolin anche in virtù, ha spiegato “di nuove indicazioni arrivate nei giorni scorsi Comunità europea”.
Silvia Savoye – Aosta Sera