Provincia di Lucca: chiusura degli inceneritori e Verso Rifiuti Zero

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Provincia di Lucca: chiusura degli inceneritori e Verso Rifiuti Zero

Il 1° settembre il Consiglio provinciale di Lucca ha approvato il primo ordine del giorn di una provincia italiana che prevede la chiusura degli inceneritori e l’adesione alla Strategia Rifiuti Zero.
Ecco il testo dell’Ordine del Giorno:
La Provincia di Lucca, insieme a Pisa, Livorno e Massa-Carrara, è in fase di elaborazione il piano interprovinciale dei rifiuti.
Il piano deve tener conto delle condizioni delle diverse realtà territoriali per integrare le modalità di gestione e definire una nuova tariffa comprensoriale unica.
Si prende atto che anche nel programma di governo dell’attuale mandato si conferma l’obbiettivo di superamento nel nostro territorio provinciale, per le sue caratteristiche, del sistema di incenerimento dei rifiuti che per quanto riguarda Falascaia e Belvedere significa la loro definitiva dismissione.
La Provincia di Lucca, assieme a numerosi comuni, anche a seguito delle gravi criticità emerse nell’esercizio degli impianti di incenerimento del territorio provinciale (Falascaia, Belvedere), attualmente chiusi, e delle diffuse preoccupazioni riguardo alla tutela della salute e dell’ambiente espresse da amministratori pubblici e comitati di cittadini, ha perseguito e in buona parte realizzato una politica di forte stimolo alla raccolta differenziata, destinandovi anche apposite cospicue risorse finanziarie.
A questo si aggiunge un forte incremento delle iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e, più in generale, nella comunità sia ad un approccio consapevole al consumo sia alla conoscenza delle ampie opportunità di riuso e riciclo dei rifiuti.
Al fine di completare questo percorso virtuoso, che vede il nostro territorio provinciale al 1° posto in Toscana per la raccolta differenziata, si sta lavorando all’elaborazione di concreti piani alternativi all’attuale impostazione di trattamento e smaltimento dei r.s.u..
In particolare, per supportare adeguatamente la R.D. e chiudere il ciclo, è necessario realizzare l’indispensabile impianto di compostaggio nella piana a Capannori, lavorare in maggiore sinergia con l’aziende del settore operanti sul territorio provinciale e procedere alla riconversione di Pioppogatto.
Al contempo occorre rendere possibile per i comuni un percorso economicamente sostenibile e perseguire la salvaguardia dei posti di lavoro da riconvertire a seguito della non riapertura degli impianti, grazie soprattutto al fatto che le attività proprie della raccolta differenziata , del riuso e del riciclo, sono ad alta intensità di lavoro. La chiusura degli inceneritori non produrrebbe quindi la perdita di posti di lavoro dei quali è giusto farsi carico.
Tutto ciò costituisce una premessa indispensabile per poter cominciare a guardare alla prospettiva  dei “rifiuti zero” al 2020.
Premesso quanto sopra,
   IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Visto inoltre lo scenario alternativo che viene offerto per l’elaborazione del nuovo piano interprovinciale dei rifiuti che, come indicato dal D.Lgs 152/2006, deve prevedere per la Provincia di Lucca il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di RD al 2012  e poi un aumento del 5% annuo, in modo di raggiungere la prospettiva dei “rifiuti zero” al 2020;
1. Sottolinea con forza la necessità di elaborare in tempi rapidi concrete soluzioni alternative per non procedere alla riattivazione degli impianti di Falascaia e Belvedere, con il raggiungimento della chiusura definitiva di entrambi;
2. Ritiene, per quanto detto, che le concrete implicazioni di tali scenari debbano essere adeguatamente e rapidamente approfondite, in collaborazione con i comuni, al fine di portare definitivamente a compimento in questo mandato, nei tempi più rapidi possibili, l’obbiettivo primario di superamento sul nostro territorio provinciale del sistema di’ incenerimento dei rifiuti.
3. Invita il Presidente e la Giunta a perseguire tali obiettivi nel “Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti solidi urbani.