Veolia sull'inceneritore della Versilia, Daviddi fa chiarezza con stampa e comitati locali

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Veolia sull'inceneritore della Versilia, Daviddi fa chiarezza con stampa e comitati locali

Veolia: Daviddi fa chiarezza con stampa e comitati locali
“Nessun contratto è inscindibile e gli amministratori locali non hanno sempre detto la verità”
http://www.viareggino.com/news/2012/01/02/veolia-daviddi-fa-chiarezza-con-stampa-e-comitati-locali/19833/1/
VERSILIA. Tariffe inique, clausole, mezze verità, dati alterati, qual’è la verità sull’inceneritore di Falascaia, chiuso dal luglio 2010?
Ha le idee chiare sull’argomento Roberto Daviddi, ex commissario straordinario autore del contratto omonimo che lega 6 comuni dell’area versiliese, invitato da Co.As.Ver. e Movimento 5 stelle Versilia nel pomeriggio di oggi.
E Daviddi si è tolto parecchi sassolini dalle scarpe ed ha accusato senza mezze misure gli amministratori locali, colpevoli, secondo l’avvocato, di non aver sempre detto la verità, facendo pagare ai cittadini tariffe esose e colpevolizzando Veolia per tutto, anche di opporsi al famoso “contratto capestro”. “Ogni contratto ha clausole di rescindibilità – ha spiegato l’avvocato – e in questi anni di è fatta molta confusione tra i diritti/doveri del committente (le amministrazioni locali) e l’azienda che si doveva occupare dello smaltimento dei rifiuti negli impianti di Pioppogatto e Falascaia”.
Un nodo sostanziale è quello delle tariffe: secondo quanto dichiarato da Daviddi gli aumenti imposti ai cittadini versiliesi non sono stati calcolati in base al contratto tuttora in atto tra la multinazionale francese e il Cav. Ma il contratto può essere rescisso, mettendo a un tavolino tutti gli attori e Davidi ha suggerito ai componenti del Co.As.Ver. di leggersi bene tutte le carte, “quelle vere, con i timbri e le firme”… come a dire che in questi anni sono girati anche falsi documenti. “Sono state pagate dai cittadini spese che erano a carico del concessionario”, ha detto senza mezze misure Daviddi.
Parole dure sono state rivolte al sindaco Lunardini e a chi, in questi anni, ha fatto dichiarazioni, sempre secondo quanto affermato dall’ex commissario regionale, infondate.
La vicenda inizia ben prima del 2002, quando è entrato in funzione l’inceneritore e a quel tempo il costo tonnellata per il conferimento rifiuti era di 108 euro. Nel 2010, dopo una lunga serie di aumenti era di 177, con un incremento, in 8 anni che supera il 60%. L’aumento maggiore della tariffa si è avuto a cavallo tra il 2007 e il 2008 con il 16% a cui l’anno successivo si è aggiunto un ulteriore 4%.
“Per noi – ci ha detto Andrea Cecchini, uno dei responsabili del Co.As.Ver. – l’importante è che oggi Falascaia venga smantellata a spese di Veolia e che il contratto venga rescisso perchè la stessa multinazionale francese è inadempiente visto che l’impianto è fermo da 17 mesi. Il contratto Daviddi è stato in realtà stravolto nella sua natura dalla sottomissione che le amministrazioni versiliesi hanno dimostrato negli anni. Ora è il momento di rialzare la testa e fare giustizia: le strade sono due, e non sono quelle indicate dal sindaco di Massarosa Mungai. O si riprende in mano il contratto e si segue letteralmente ciò che dice, oppure si ricomincia da capo, analizzando tutta la storia, fin dal 2000 per capire chi ha ragione, chi ha torto, e chi ci ha preso in giro e a questo punto, purtroppo, dubbi in proposito non ne abbiamo. Come sempre i cittadini pagano, in termini di salute e in termini economici, colpe che non sono loro.”
http://www.versiliawebtv.it/vedivideo.php?video=6025  (servizio Rete Versilia)