Forum Sociale Europeo: attese 3mila persone per ricostruire l’Europa

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Forum Sociale Europeo: attese 3mila persone per ricostruire l’Europa

Il prossimo novembre si svolgerà a Firenze il Forum Sociale Europeo alla Fortezza da Basso.
Non sarà un altro Global Social Forum, ma qualcos’altro, seguendone l’eco ma prendendo una strada tutta nuova. Ancora non percorsa, e forse ancora da battere. Prenderà il via il prossimo mese, dal 8 all’11 novembre, il Forum Sociale Europeo. Una quattro giorni di incontri, eventi e dibattiti, hanno spiegato gli organizzatori durante la conferenza stampa. L’idea è quella di tracciare un percorso su che indirizzo far prendere all’Europa. Ma facendolo con le idee di movimenti, sindacati, gruppi giovanili, reti europee di Portogallo, Spagna, Grecia eccetera. Insomma tutto il continente.
Si discuterà quindi di quell’Europa afflitta dal debito pubblico a “dal neoliberismo – chiosano gli organizzatori”. Chiaro, avere la stessa risonanza di dieci anni fa, sarebbe oltremodo complesso, anche se sono attese, ad oggi, circa tremila persone. “Vogliamo scegliere l’idea di quello che vogliamo fare – spiega Jason Nardi presidente del Comitato organizzatore – parlando di democrazia e di debito”.
Un grande spazio di confronto, raffronto e dibattito. Una piazza europea dei cittadini ma soprattutto delle proposte. Sì perché a distanza di dieci anni si vuole guardare in prospettiva e vedere dove ruotare il timone del grande transatlantico europeo. Per questo non mancheranno i comitati locali e nazionali, come quello contro le grandi opere, compreso quello NoTav. Non solo però tematiche legate al business, per questo saranno presenti i cosiddetti “economisti attoniti”, e attenzione all’aspetto sociale. Dovrebbero infatti partecipare alla grande adunata anche i movimenti del migranti.
Ci sono però ancora dei nodi più pratici da sciogliere. Il primo è dove dormiranno tutte queste persone? Gli organizzatori hanno spiegato di aver lanciato in Rete, ricalcando le orme di quanto fatto nel 2002, la formula dell’accoglienza diretta chiamata Occupy my Room. Insomma chi vive a Firenze o nelle vicinanze e volesse mettere a disposizione un letto o una camera, può farlo iscrivendosi al sito della manifestazione.
Punto due. Come arriveranno e come si sposteranno i partecipanti? “Dovrebbero arrivare in treno e in aereo, poi per circolare in città stiamo chiudendo una convenzione con Ataf per far sì che abbiano un biglietto plurigiornaliero a un prezzo forfettario – spiegano gli organizzatori”.
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Terzo punto, la concomitanza con la Leopolda 3 del sindaco Renzi per la sua corsa alle primarie del centro – sinistra. “Non ci sono in programma manifestazione – serrano subito il capitolo gli organizzatori”.
E aggiungono anche dell’altro. Ovviamente non vogliono che Firenze “subisca” l’ingresso dei partecipanti, anzi, chiedono che la città torni a partecipare sullo stile della Città Aperta. Per questo il 6 ottobre, sabato prossimo, ci sarà una “Carovana per un’altra Europa”. Di fatto un operazione per pubblicizzare l’evento alla cittadinanza in modo che nessuno venga poi preso di soprassalto. Una lunga sfilata da piazza Santa Maria Novella, passando per piazza Duomo e della Repubblica, dove verranno eseguiti spettacoli con le percussioni dei Bandao e le rappresentazioni dei Teatranti dei Popoli, fino al passaggio su ponte Santa Trinita e l’arrivo in piazza Santo Spirito.
Discussione sì, ma non solo. Proprio dal Forum Sociale Europeo si vuole promuovere una manifestazione a carattere europeo. Un qualcosa che superi i confini nazionali, tanto che per diffondere i contenuti del maxi incontro novembrino ci sarà un vero proprio team di traduttori, volontari, per codificare il messaggio in tutte le lingue dell’Unione. E il carattere del confronto non sarà politico, nel senso che non parteciperanno, gruppi politici. Se esponenti politici vorranno prender parte al forum lo potranno fare solo in forma di confronto, come tutti gli altri.