Acqua in Toscana, SEL e FED: torniamo alla gestione pubblica

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Acqua in Toscana, SEL e FED: torniamo alla gestione pubblica

acqua non in venditaBIllegittimità bollette Autorità idrica Toscana. Romanelli (SEL): “Rossi prenda in considerazione di aprire un tavolo coi gestori privati per trattare una fuoriuscita concordata e anticipata dalla gestione. Che interesse hanno a rimanerci senza profitto garantito? Non c’è il rischio che peggiorino la qualità del servizio?”
“La sentenza del Tar della Toscana, che ha accolto il ricorso presentato dal Forum dei Movimenti per l’acqua contro l’Autorità idrica Toscana e Acque Spa, è importantissima, e finalmente fa giustizia dell’esito referendario” dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
“Peccato che sia stato un tribunale ad affermare l’illegittimità delle tariffe presentate dai gestori dopo il referendum 2011, poiché ancora basate sul criterio dell’adeguata remunerazione del capitale investito, e non i Sindaci membri dell’Autorità idrica”. “E pensare che sulla materia si era anche espresso il Consiglio Regionale stesso con una mozione approvata a dicembre e con cui si ricordavano la sentenza della Corte Costituzionale e il parere del Consiglio di Stato”.
“Come prima cosa ora è da pretendere la restituzione dei soldi percepiti illegalmente da Acque Spa nelle bollette emesse dopo il 21 luglio 2011, così come vanno ritirate da parte di Acque Spa le lettere di sollecito e messa in mora inviate a tutti i cittadini toscani che hanno aderito alla Campagna di Obbedienza Civile autoriducendosi le bollette”.
“A partire dall’acqua – continua Romanelli – rinnoviamo la richiesta, finora inascoltata, per un confronto a tutto campo che dia una svolta all’azione politica della Giunta Regionale toscana: il Presidente Rossi, per esempio, potrebbe aprire un tavolo con i gestori del servizio idrico e i Comuni, magari ipotizzando una trattativa per una fuoriuscita concordata e anticipata dalla gestione, anticipando i tempi per la ripubblicizzazione dell’acqua in tutta la Toscana”.
“Che interesse hanno infatti i privati a permanere nella gestione senza profitto garantito? Non c’è il rischio che peggiorino la qualità del servizio per risparmiare sui costi e cercare remunerazione in maniera forzata e surrettizia?”
“Noi continuiamo a chiedere una svolta, in coerenza con la voglia di cambiamento che hanno gridato i cittadini nelle urne: su acqua, aeroporto, rifiuti, grandi opere, servizi socio-sanitari e geotermia i cittadini si sono espressi e chiedono risposte. Abbiamo da tempo chiesto a Rossi e alla maggioranza di confrontarci su questo a tutto campo. Senza risposte”  – termina l’esponente di SEL.
DELLO STESSO PARERE ANCHE MONICA SGHERRI DELLA FEDEREAZIONE DELLA SINISTRA
Il Tar stoppa l’Autorità idrica, Sgherri: “Una vittoria storica dei movimenti per l’acqua. L’esito referendario deve essere applicato”
“Nuovamente accade nella nostra regione che una pagina di giustizia sia scritta da un tribunale e non dalla politica”
Ecco il commento del capogruppo di Rifondazione Comunista- Federazione della sinistra – Verdi in Consiglio Regionale in merito alla sentenza dle Tar che ha bloccato l’Autorità idrica
Le battaglie storiche contro le grandi opere devastatrici come quella del sottoattraversamento di Firenze dell’alta velocità non trovano ancora sbocco politico nelle istituzioni – nonostante chi, come noi, ne aveva sempre sottolineato le lampanti criticità – ma giustizia nei tribunali, così come grandi vittorie come quella del referendum sull’acqua relativa alla cancellazione della remunerazione per legge del capitale investito fino ad oggi sono generalmente inapplicate, ma non dai  tribunali amministrativi. Quello della Toscana ha infatti annullato pochi giorni orsono le scelte dell’Autorità Idrica di congelamento delle tariffe. Nuovamente, potremmo dire, giustizia è fatta dai tribunali!
Per quanto riguarda l’Alta Velocità. all’epoca vennero riconosciuti i gravissimi danni ambientali prodotti dallo scavo nel Mugello (fonti d’acqua e pozzi seccati) ma i risarcimenti venivano annullati per scadenza dei termini. Come dire dopo il danno la beffa. Fortunatamente la sentenza della Corte di Cassazione cancella –ad oggi- questa vergogna.
Di questi giorni  la sentenza del Tar Toscana che annulla la decisione dell’Autorità Idrica dando così ragione al ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua contro le tariffe praticate dai gestori che, alla faccia del chiarissimo risultato referendario, continuavano a prevedere “la remunerazione del capitale investito”. Nuovamente in Toscana la pagina di giustizia è scritta da un tribunale.
L’autorità idrica Toscana, l’organo dei sindaci che dal 2012 aveva sostituito i vecchi Ato, aveva infatti deciso di soprassedere all’applicazione dell’esito referendario, e di soprassedere anche a quanto indicato dall’autorità per l’energia elettrica ed il gas nel metodo tariffario transitorio che preveda un fondo finalizzato alle detrazioni in bolletta, come se l’applicazione del referendum fosse un optional aleatorio. Addirittura il direttore  generale dell’Autorità idrica invitata i cittadini a star tranquilli, garantendo come punto di vanto che non ci sarebbe stato alcun aumento  nelle tariffe rispetto a quanto deliberato nel 2011. Come dire, nessuna diminuzione (leggasi cancellazione della remunerazione del capitale investito) ma in cambio nessun aumento!
Per il rispetto della volontà referendaria si era espresso anche il Consiglio Regionale approvando una risoluzione, di cui eravamo i firmatari. Ma gli uffici della Giunta, nella nota di attuazione della risoluzione, confermano la sostanziale mancanza di  ruolo e di competenza della Regione nella definizione delle tariffe, in capo esclusivamente all’autorità idrica, e sul piano politico ribadiva invece  il ruolo essenziale che avrebbe potuto svolgere il costituendo comitato per la qualità del servizio idrico integrato, voluto dal nostro Gruppo, proprio per seguire queste vertenze.  Dunque in materia la Regione non ha potuto nulla!
Il presidente dell’autorità idrica toscana,  il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi il quale è anche presidente dell’Anci Toscana asseriva, come possiamo leggere sulle cronache locali “ In una condizione ideale, con una rete idrica all’avanguardia potremmo sì pensare di destinare tale somma a nuovi sgravi in bolletta: questa non è però la condizione della Toscana che ha 5 mila chilometri di rete idrica che necessitano di continui e maggiori investimenti”  Insomma il sindaco con questa motivazione ignorava completamente l’esito referendario, ma fortunatamente non il Tar!
Contro la decisione di congelamento della tariffa idrica prendeva posizione anche il presidente di Federconsumatori denunciando di far rientrare dalla finestra quanto uscito dalla porta e questo in un periodo di grave recessione economica dove tutti i giorni i gestori minacciano di chiudere l’acqua ad interi condomini, per l’insolvenza di qualche famiglia in seria difficoltà economica che non paga le bollette!
La sentenza del Tar è una sentenza storica, dichiarare illegittime le tariffe praticate dai gestori significa rispettare prima di tutto l’esito referendario, che era applicabile fin da subito, e soprattutto significa riaprire concretamente la strada della ripubblicizzazione del servizio idrico.  Una pagina importante che difenderà tutti quei cittadini che, aderendo alla campagna di Obbedienza Civile promossa dal Forum dell’acqua, si sono autoridotti le bollette “obbedendo” agli esiti referendari. Dunque ridiventa attuale l’imperativo di rimborsate quanto dovuto.
E al presidente dell’autorità idrica, nonché presidente dell’Anci toscana diciamo: la rete idrica invecchia, lo sappiamo, le perdite di rete oggi al 39% sono destinate a salire fino al 50% proprio perché le risorse non bastano. Ma la risposta sta nel riportare i grandi investimenti plurigenerazionali nella fiscalità generale, come si fa per ospedali e scuole, liberando così la tariffa da spese insostenibili. Solo così si potrà far fronte alla manutenzione ordinaria, altro che disapplicare i referendum! “Cari sindaci avete toppato” scrive un comunicato  territoriale del forum dell’acqua. E’ vero. Ora cari sindaci, adoperatevi per rispettare il referendum!
Monica Sgherri, Capogruppo di Rifondazione Comunista – FdS – Verdi in Consiglio Regionale