La Toscana riconosce gli autocostruttori

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La Toscana riconosce gli autocostruttori

costruzione-casa-grebDopo due anni di intenso lavoro, l’associazione Aria Familiare (Associazione Rete Italiana Autocostruzione Familiare) è riuscita ad ottenere nella Regione Toscana il riconoscimento giuridico della figura dell’autocostruttore.
La delibera è datata 12 marzo 2015 e la potete scaricare dall’allegato Pdf:“Linee di indirizzo per la sicurezza nei cantieri di autocostruzione e di autorecupero”. E’ una “prima” assoluta in Italia, grazie al passo mosso dalla Regione Toscana e alla perseveranza dell’associazione che rappresenta la Rete degli autocostruttori in Italia.
«Riteniamo sia senza dubbio un evento di forte impatto e rilevanza sociale» dicono dall’associazione. Di fatto viene riconosciuta la figura dell’autocostruttore semplice non inquadrato all’interno di una cooperativa. Aria Familiare ha lavorato in questi anni insieme ad tante altre associazioni toscane e non si fermerà di certo a questo primo traguardo: l’obiettivo è che anche in altre Regioni si renda l’autocostruzione un atto riconosciuto.
«Il diritto alla casa è riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, ma l’accesso all’alloggio resta di fatto precluso a larghe fasce di popolazione a basso reddito ed è qui che l’autocostruzione potrebbe svilupparsi come pratica a supporto dell’edilizia popolare tradizionale – spiegano dall’associazione Aria Familiare – Fino ad oggi chi voleva autocostruire la propria casa con l’aiuto di amici e parenti non poteva farlo in modo legale se non inquadrando l’autocostruttore entro forme associative onerose economicamente, quali la cooperativa di costruzione che mal si adatta a piccoli gruppi di autocostruttori ed a piccoli interventi quali una casa monofamiliare. Il totale disinteresse fino ad oggi a riconoscere ed incentivare l’autocostruzione familiare è un fenomeno singolare e tutto italiano poichè in gran parte degli stati europei è possibile autocostruire: in Francia in aree extraurbane si possono autocostruire edifici fino a 169 metri quadrati seguendo semplicissime regole e dotandosi di adeguate coperture assicurative; esistono associazioni e scuole che supportano la formazione».
Ma cosa si intende per autocostruzione familiare?
«Per autocostruzione familiare si intendono piccoli interventi con un piccolo gruppo di autocostruttori, cioè una famiglia o un gruppo di amici; è da distinguere rispetto all’autocostruzione organizzata ed assistita che utilizza la forma consociativa della cooperativa e spesso riguarda interventi su scala più grande. I principi che sottostanno all’autocostruzione familiare sono quelli della sostenibilità sociale ed ambientale. Per questi motivi ci piace definire l’autocostruzione familiare anche eco-autocostruzione. In Toscana da due anni si è formata una rete di tante associazioni e persone (Rete toscana autocostruzione e autorecupero) che ha supportato la Regione per arrivare a rendere legale e sicura l’autocostruzione familiare. Entro l’anno partiranno circa 12 progetti in autocostruzione, di cui 8 interessati anche da un finanziamento messo a bando dalla Regione stessa. Nelle linee guida regionali è prevista la costituzione di un tavolo tecnico che monitori le varie esperienze, per poi andare ad integrare e migliorare le linee guida stesse, al momento carenti di indicazioni concrete per la conduzione di cantieri in autocostruzione, ma che rappresentano comunque un passo in avanti fondamentale; la Rete toscana di autocostruzione è pronta a dare un considerevole contributo all’interno del tavolo tecnico per riportare dal basso le proprie esperienze. La delibera toscana farà sicuramente da apripista nelle altre Regioni italiane».
A.R.I.A. familiare supporta gli autocostruttori fornendo un aiuto concreto attraverso chiarimenti su tutti gli aspetti burocratici e di rispetto delle norme vigenti e fornendo aiuto per dare risposte adeguate ai reali bisogni di un progetto di autocostruzione che essenzialmente sono:
– utilizzo di tecniche semplici
– formazione adeguata sia sulle tecniche che sulla sicurezza in cantiere,
– poter disporre di una progettazione tecnica “partecipata” che possa rispondere in modo efficace alle necessità degli autocostruttori
– professionisti edili che aiutino gli autocostruttori nelle varie fasi di costruzione.
L’associazione sta creando una rete di volontari che potranno in maniera gratuita donare il proprio tempo e capacità presso questi cantieri, dove verranno ospitati e dove ci sarà un importante scambio di saperi e condivisione di principi e di esperienze.