La Regione si sostituisce allo Stato per sostenere 92 sezioni di scuola dell'infanzia

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La Regione Toscana si sostituisce allo Stato per sostenere 92 sezioni di scuola dell’infanzia
Targetti: «Una scelta per investire sul nostro futuro»
Quasi 5 milioni di euro per tenere aperte sezioni che alt rimenti non esisterebbero
scuola
Sono 48, oltre alle 44 già sostenute a partire dallo scorso anno, le nuove sezioni di scuola dell’infanzia che apriranno in Toscana solo grazie ai fondi della Regione: il complesso delle 92 sezioni che – a 40 ore settimanali l’una – saranno attivate (le 44 aperte lo scorso anno e le 48 da aprire con il nuovo anno scolastico 2010/2011 per un totale di circa 2.300 bambini) implica finanziamenti nell’ordine dei 4,9 milioni di euro.
«Ce ne faremo carico noi sostituendoci allo Stato – spiega Stella Targetti, assessore all’Istruzione e vicepresidente di Regione Toscana, che questa mattina ha presentato in Consiglio Regionale una specifica comunicazione – perché non possiamo accettare che il risanamento del debito pubblico sia fatto pagare ai bambini».
Il numero di sezioni di scuola statale dell’infanzia su cui il ministero ha posto il blocco garantendo finanziamenti statali è, in Toscana, 2.680: restano fuori circa 40 nuove sezioni ogni anno con bambine e bambini rimasti in lista d’attesa e una pesante situazione che colpisce le giovani famiglie.
Da qui la scelta della Regione perché – aggiunge Targetti – «vogliamo investire sul nostro futuro e il capitale umano di un Paese si costruisce dall’infanzia». Garantire la scuola, anche quella dell’infanzia, a tutti i bambini è, inoltre, «un servizio importante per i genitori altrimenti lasciati soli nel difficile compito educativo che compete loro in una fase così delicata nello sviluppo dei figli».
E’ con il DPR 89 del 20 marzo 2009 che il governo ha introdotto «una autentica riforma in senso minimalista dei primi cicli di istruzione”. Per l’assessore toscano “la scelta del ministro Gelmini di non assicurare più a tutti i bambini l’accesso al percorso educativo a partire dall’infanzia, è basata sulla scusa che questa scuola non fa parte dell’obbligo di istruzione ed è un grave esempio di disimpegno da parte dello Stato rispetto alla garanzia di un diritto riconosciuto dalla Costituzione e assicurato dal legislatore».
Nella comunicazione al Consiglio è anche confermato, per il 2011, il sostegno alle scuole materne paritarie (un milione e mezzo di euro per quelle comunali; 2 milioni per le paritarie private oltre a un contributo di 300 mila euro per le paritarie cattoliche associate alla Fism).
«Crediamo all’importanza di un’offerta educativa sussidiaria che possa ampliare – conclude Stella Targetti – le possibilità di scelta delle famiglie avendo però ben presente che tale offerta potrà essere solo integrativa, e non sostitutiva, rispetto alla scuola statale dell’infanzia».
Ripartizione per singola provincia
Fra parentesi la previsione, a oggi , del numero di sezioni di scuola d’infanzia che saranno attivate nell’anno scolastico 2010-11 con il finanziamento regionale:
Arezzo (4); Firenze (18); Grosseto (2); Livorno (6); Lucca (10); Massa Carrara (1); Pisa (18); Pistoia (11); Prato (18); Siena (4). Totale: 92