La Sinistra ai sindaci Baccini e Marchetti su Mc Donald non si tratta di ideologia ma di cultura del territorio

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Una risposta di Sinistra per Capannori al Sindaco di Porcari Baccini
«Non si tratta di ideologia, ma di cultura del territorio»
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Non si tratta di ideologia, Baccini, ma di cultura del territorio. E ci teniamo anche a sottolineare che il tentativo di accumunare le politiche ambientali di Capannori con quelle di Porcari, dopo le sue ultime dichiarazioni, non ha alcun senso. La raccolta differenziata porta a porta assume un enorme valore quando diviene un progetto politico che ha come obiettivo la diminuzione della produzione dei rifiuti. E per far ciò si deve promuovere il commercio locale, alla spina, senza imballaggi e flaconi e si devono costruire spazi per i mercati contadini biologici e per i gruppi di acquisto solidale. La raccolta differenziata dei rifiuti è parte di un progetto di comunità locale sostenibile: la vera sicurezza è innanzitutto quella alimentare e quella della sostenibilità economica. Per questo, nelle scuole di Capannori si impara a mangiare sani col progetto didattico “Orto in condotta”. E ci fa molto piacere sapere che il PD capannorese è convinto, così come Sinistra per Capannori, della necessità di lavorare per un’economia locale, che significhi benessere alimentare,sicurezza dei diritti e sicurezza economica.
A Porcari invece si è miopi: si organizza la raccolta differenziata dei rifiuti e si è convinti che promuovere un’economia, come quella rappresentata da McDonald’s, sia un segno di democrazia e di liberalità. È una politica un po’ confusa quella che persegue, sindaco Baccini: ricicla, ma fa finta di non capire che i singoli progetti politici hanno senso solo se sono reinseriti in un progetto di economia territoriale e di riduzione dei rifiuti.
Ci sorprendiamo ancora a leggere quanto è poco convincente l’accostamento che lei propone tra McDonald’s e Kebab. Ci vergogniamo quasi a veder scritto che promuovere l’apertura di un fastfood sia una battaglia per la multiculturalità. Quale tipo di cultura propone McDonald’s? Di quale luogo è l’espressione gastronomica? Educa a mangiar sani? O forse lei, sindaco Baccini, è uno strenuo difensore del diritto di ciascuno a consumare tutte le risorse di questo pianeta? È il consumo irresponsabile quello che promuove Porcari? I Kebab, come ogni altro luogo dove si cucini rappresentano le culture che vivono su un territorio.Ed è per questo che a Capannori, invece di promuovere l’apertura di McDonald’s, organizziamo“Oltrepassare”, dove cittadini immigrati e capannoresi cucinano insieme, sperimentando davvero una relazione che è multicultura gastronomica.
Sinistra per Capannori

Vorremmo far presenti ai sindaci Baccini e Marchetti le conseguenze (per niente remote) che l’apertura diun McDonald’s porterebbe con sé sul piano delle prospettive lavorative territoriali.

Innanzi tutto il modello occupazionale proposto dal fast food in questione si regge sull’assoluta precarietà :in tutte le catene di ristorazione l’80% dei lavoratori sono part time; in un anno il turn over raggiunge il 60%(in USA il 300%) per insostenibilità dei ritmi lavorativi e per l’altissimo numero di licenziamenti. Inoltre secondo l’Ente governativo Bureau of Labour Statistics i livelli di retribuzione della multinazionale sono i più bassi del settore e per di più essa impedisce ovunque ai sindacati di entrare nei suoi esercizi negando ai lavorati qualsiasi forma di tutela e qualsiasi potere contrattuale. Per rendersi conto dell’insostenibilità delle condizione di lavoro nelle quali McDonald’s costringe i suoi dipendenti basta guardare la lunga serie di condanne che ha guadagnato in tutto il mondo per le più disparate forme di sfruttamento dei lavoratori.

Sinistra per Capannori si chiede se davvero sia questo il modello lavorativo che i Comuni di Porcari e Altopascio intendono adottare per creare per i più giovani nuove opportunità occupazionali sul territorio.

A questo scenario, già di per sé piuttosto nefasto, bisogna aggiungere che le nuove eventuali assunzioni garantite dalla multinazionale verranno probabilmente abbondantemente compensate dagli altrettanti licenziamenti e dalla perdita di occasioni di lavoro nei settori della ristorazione tradizionale e nelle attività commerciali e agricole locali ad essa legate.

Ci sorprendiamo che in un momento di così acuta crisi economica occupazionale,che colloca il nostro Paese tra i più deboli d’Europa,non si sia capaci o non si abbia la volontà di pensare a una strategia che,rafforzando le economie locali e mettendo in moto le energie presenti sul territorio,proponga prospettive lavorative sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.

L’atteggiamento ideologico è il vostro,Sindaci: quello della retorica di un mercato globale e senza regole che si propone quale unica possibilità di sopravvivenza. Peccato che il prezzo da pagare per questa sopravvivenza sia quello dell’ingiustizia e della disuguaglianza.

Sinistra per Capannori