Champdepraz è Il primo comune valdostano a aderire a Rifiuti Zero

Champdepraz è Il primo comune valdostano a aderire a Rifiuti Zero

L’annuncio è stato dato dall’associazione Valle d’Aosta Virtuosa durante una conferenza stampa.
“Quella che sembrava un’utopia, un obiettivo irraggiungibile, nell’arco di meno di 20 anni sta diventando una vera e propria rivoluzione ecologica”. Così la vice presidente di Valle d’Aosta Virtuosa, Jeanne Cheillon nell’annunciare che il comune di Champdepraz è entrato a far parte della famiglia dei 335 comuni italiani che hanno sottoscritto il protocollo Rifiuti Zero con il coinvolgimento di quasi 7,5 milioni di persone. In concomitanza con la Giornata internazionale dei Rifiuti Zero, promossa e proclamata dalle nazioni unite, la vicesindaca di Champdepraz Lucia Bertorello ha aderito insieme alla sindaca Monica Cretier e al consiglio comunale, alla rete nazionale che è stata promossa nel 2007 a Capannori, in provincia di Lucca.

“Recepire questo protocollo vuol dire perseguire un obiettivo, non una meta, ma un cammino che cerca di raggiungere gli obiettivi della strategia, rinunciando nel tempo alle discariche e agli inceneritori. Significa adottare tutte quelle buone pratiche per rinunciare ad un’economia di tipo lineare e abbracciare un’economia circolare incentrata sulla riduzione della produzione di rifiuti” ha aggiunto Cheillon. La collaborazione con Champdepraz era iniziata nell’estate del 2023.

“Noi siamo partiti avvantaggiati perché negli anni abbiamo fatto molti passi avanti rispetto a questo protocollo.” ha spiegato Bertorello. “Abbiamo la casetta dell’acqua per non usare le bottiglie, abbiamo scoraggiato nelle scuole l’uso di merende preconfezionate organizzando un programma settimanale di spuntini sani e preparati sul momento e tutti gli anni aderiamo a Legambiente per la giornata Puliamo il mondo.”

Il comune è solo agli inizi, ma ha già lanciato numerosi progetti e molti sono in via di sviluppo. E’ stato promosso ad esempio il compostaggio e molti dei cittadini ricorrono già a quello privato che ha permesso loro di ottenere la riduzione prevista del 20% della componente variabile della tariffa. “Adesso mi piacerebbe fare un progetto pilota per il compostaggio di comunità, ma visto che non è così semplice la prima cosa che farò sarà chiedere con un’assemblea di cittadini se sono interessati a portare la loro parte umida in un posto determinato.” ha proseguito la vicesindaca, spiegando di lavorare anche sul fronte della decarbonizzazione.

Per questo motivo a Champdepraz sono stati installati dei pannelli solari sull’edificio scolastico e si vuole a breve sostituire la cucina a gas con una ad induzione. Anche l’auto comunale è stata sostituita con una veicolo plugin e sta per partire il progetto di una tettoia fotovoltaica su un edificio rimesso a nuovo e che probabilmente diventerà un centro di aggregazione. Tra i vari progetti ci sono anche otto alloggi ex Arer da rimettere a nuovo su cui sarà fatto uno studio di fattibilità per il riuso dell’edificio. La parte più importante però rimane la sensibilizzazione del consumatore. Il comune di Champdepraz si impegna molto a mantenere il trend della raccolta differenziata e a fare informazione, anche con i turisti che spesso o non sono informati o sono attenti alla sostenibilità.

L’impegno è contenuto in una delibera che fa sì che tra il 2027 e il 2030 si proceda su questi risultati, prevedendo anche dei controlli campione. Tra alcune delle città più importanti che hanno aderito a Rifiuti Zero troviamo Pesaro, Parma, Modena e molte altre ed è così che Champdepraz dimostra che anche le piccole realtà possono portare il loro contributo. Il sogno è quello di contattare anche altri comuni in Valle d’Aosta per seguire il modello e l’esempio di Champdepraz e far sì che tutta la regione diventi la prima interamente a rifiuti zero.