Allarme siccità in tutta la Toscana

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Allarme siccità in tutta la Toscana

Il freddo non preoccupa ma la carenza di piogge sì: Bilancino da 100 anni mai così povero di acqua
L’anticiclone delle Azzorre, protagonista in questa fase della stagione invernale, sta condizionando il clima del vecchio continente ed in particolare dell’area mediterranea. Sul nostro paese da un po’ di giorni stanno arrivando impulsi di aria fredda che hanno portato le temperature, in particolare quelle notturne, a valori piuttosto bassi.
Da questa situazione che cambia solo leggermente da nord a sud non è esclusa la Toscana: a Firenze negli ultimi tre giorni le temperature minime registrate sono andate 5- 6 gradi sotto lo zero tanto che sono apparse lastre sottili di ghiaccio anche sulla superficie dell’Arno, nelle zone vicino alle sponde.
Ma in altre aree della Toscana il freddo è stata ancora più intenso: – 10 gradi a Firenzuola, -8 nella valli del Chianti. In base a quello che dicono i meteorologi questa fase acuta di freddo sta per passare ma il quadro per il prossimo periodo si presenta molto simile con ondate più o meno acute di freddo piuttosto secco.
Siamo d’inverno e le basse temperature (arrivate tra l’altro solo recentemente) non preoccupano. Invece quello che fa stare in ansia specialmente in chiave prospettica è l’assenza di precipitazioni. E’ piovuto poco in autunno e se non si registreranno piogge in questo periodo non si ricaricheranno le falde e non si riempiranno i serbatoi come l’invaso di Bilancino che fornisce acqua a Firenze e auna gran parte della Toscana centrale.
A fine novembre eravamo ai minimi storici ma ad oggi la situazione non è molto cambiata come ha riferito a greenreport il presidente di Publiacqua Erasmo d’Angelis «E’ una situazione molto preoccupante, che non si è mai verificata negli ultimi 100 anni. Rispetto a novembre il livello di Bilancino si è alzato di soli 70 cm il che vuol dire che ci saranno circa 37 milioni di metri cubi su 70 la capacità massima invasabile. Tra l’altro anche il professor Maracchi (direttore dell’Istituto di Biometeorologia Ibimet-CNR) mi ha confermato che nel medio periodo non sono previste grandi precipitazioni».
Nel territorio di vostra competenza state inviando ancora autobotti sostitutive per mitigare la carenza d’acqua?
«Qualcosa nel Chianti ma i consumi in questa fase sono diminuiti. Il problema si ripresenterà quando aumenteranno le temperature, e riprenderanno le attività irrigue. Non nascondo di essere preoccupato e lo è anche la Regione che non escludo possa istituire un’unità di crisi per trovare misure di mitigazione a quella che potrebbe diventare una grande emergenza nei prossimi mesi».
Federico Gasperini GrennReport