Il comitato Acqua bene comune non ci sta

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Il comitato Acqua bene comune non ci sta

Al comitato provinciale lucchese “Acqua bene comune”, non va proprio giù la proposta avanzata dal consiglio dei ministri, che di fatto azzererebbe, l’esito della tornata referendaria del giugno scorso.
E allora a distanza di pochi mesi, tornano a sventolare le bandiere blu e dell’acqua, del comitato, di fronte la prefettura di Lucca.
Un sit in di protesta per dichiarare a gran voce che sull’acqua bene pubblico non si scherza e che non si può cancellare tutto il lavoro svolto dai comitati referendari.
È ritenuto inaccettabile che il governo, seppure chiamato a risollevare le sorti nazionali, anche con decreti e leggi severe, non tenga conto di 27 milioni di italiani che hanno espresso la loro contrarietà alla liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici.
Le parole del comitato sono durissime: “L’attacco di questo governo trasversale e di banchieri, salito al potere senza l’elezione del popolo, è un attacco alla democrazia senza precedenti. Per questo dobbiamo far sentire la nostra indignazione e difendere la Democrazia.”