Bossi apre sui referendum. Anche la CEI invita a salvaguardare i beni comuni

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referBossi apre sui referendum “Alcuni quesiti sono attraenti”. Il leader del carroccio: “Avevamo detto a Berlusconi di fare una legge sull’acqua e noi l’avremmo appoggiata, poi si è messo di mezzo Fitto e alla fine nessuno l’ha fatta”.
Intanto la Conferenza episcopale italiana esorta: “Salvaguardare i beni comuni”. A Roma i comitati occupano la sede Rai di Viale Mazzini:”Antidemocratico e scandaloso che il servizio pubblico ci oscuri”
Bossi apre sui referendum “Alcuni quesiti sono attraenti” Le proteste davanti alla Camera
ROMA – Umberto Bossi apre ad alcuni dei quesiti referendari in vista della consultazione che chiamerà gli italiani alle urne il 12-13 giugno. Interrogato dai cronisti sulla questione, il leader del Carroccio ha prima risposto con una pernacchia, poi ha spiegato: “Alcuni quesiti sono interessanti, come quello sull’acqua. Avevamo chiesto a Berlusconi di fare una legge e noi l’avremmo appoggiata poi si è messo di messo Fitto e alla fine nessuno l’ha fatta”.
La Cei: “Acqua bene comune”. Un’altra presa di posizione importante è arrivata questa mattina anche dalla Conferenza Episcopale Italiana, che attraverso il segretario Monsignor Crociata è intervenuta sui referendum: “L’acqua è questione di responsabilità sociale e bene comune, è necessario che vi sia responsabilità verso i beni comuni e che rimangano e siano custoditi per il bene di tutti”, ha detto il vescovo. Crociata ha anche sottolineato l’importanza dei referendum che – ha detto-  “esprimono una delle forme della volontà popolare e per questo sono da apprezzare”.
La protesta alla Rai. Intanto questa mattina alcuni membri del  Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene Comune” e di quello “Vota sì per fermare il nucelare” hanno occupato pacificamente la sede Rai di Viale Mazzini.  E’ antidemocratico e scandaloso che il servizio pubblico oscuri i referendum, privando i cittadini di del diritto alla
corretta informazione”, hanno fatto sapere con una nota. I referendari, circa venti persone, dopo circa un’ora di  sit-in hanno incontrato il direttore generale della tv di Stato Lorenza Lei.
Sit-in anche a Montecitorio. Prosegue intanto anche il presidio promosso dai comitati che da ieri staziona davanti alla Camera per informare i cittadini sui quesiti referendari. Proprio oggi a Montecitorio cominceranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia che il governo ha posto 1
sul decreto omnibus, che contiene anche la moratoria sul nucleare. “La paura sta assalendo la maggioranza – spiega il leader Verdi Angelo Bonelli -, vogliono bypassare il referendum di giugno, per poter riproporre il nucleare tra un anno”.