Etichetta per l’acqua di rubinetto, la sfida di Coop alle acque minerali

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Etichetta per l’acqua di rubinetto, la sfida di Coop alle acque minerali

Prende il via la campagna “Acqua di casa mia”, un’iniziativa promossa dalla Coop. Una vera e propria etichettatura dell’acqua di rubinetto per aiutare i consumatori nei propri acquisti. Si parte dall’Emilia Romagna con la Coop Estense: tutti i punti vendita indicheranno i parametri registrati nel comune di riferimento e forniti dal gestore, oltre ai riferimenti per ottenere ulteriori informazioni.
L’etichetta dell’acqua di rubinetto sarà composta da sei parti e ciascuna riporterà non solo il valore registrato a livello locale, ma anche quello previsto o consigliato dalla legge. Presenti i dati chimico-fisici quali concentrazione di ioni H, cloruri, ammonio, nitrati e nitriti nonchè residuo secco a 180 gradi e durezza.
Come riferito durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa da Isa Sala, direttore Soci e Consumatori Coop Estense:
Esporre nei nostri negozi le etichette sulla qualità dell’acqua del rubinetto è una scelta forte e perfettamente coerente con i principi di tutela dell’ambiente e di promozione di un consumo consapevole, che sono tipici della nostra impresa.
“Acqua di casa mia” è un’iniziativa nata nel 2010 che inaugura ora una nuova fase operativa, studiata allo scopo di sensibilizzare i propri consumatori a un utilizzo più responsabile delle risorse idriche anche nell’ottica di una riduzione della CO2 derivata:
Invitiamo i nostri soci e consumatori a riflettere: è bene sapere che per l’imbottigliamento e il trasporto su gomma di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 km (ma mediamente ne fanno di più) si producono emissioni almeno pari a 10 kg di CO2. Se invece si sceglie l’acqua di rubinetto per ogni 100 litri erogati si emettono circa 0,04 kg di CO2.