Baronti attacca la stampa: «la rappresentazione della situazione politica capannorese è superficiale». Definite “sospette” alcune divulgazioni dei media
CAPANNORI (Lucca) – Le prossime elezioni a Capannori, non è una novità, si preannunciano particolarmente infuocate. E’ l’assessore regionale Eugenio Baronti ad alzare il tiro accusando la stampa di letture superficiali della situazione politica di Capannori, di dare spazio a questioni politiche irrilevanti e di aver offuscato quella che definisce “la costituente di una sinistra unita e plurale”, in sostanza una presunta rinascita nel nome di Del Ghingaro di una sinistra in grado di presentarsi forte e compatta alle urne.
Si avvicinano le elezioni politiche di Capannori e sale il tono del confronto politico. Stavolta tocca alla stampa essere accusata da Eugenio Baronti, assessore regionale con deleghe alla ricerca, all’università, al diritto alla casa, all’edilizia sostenibile e alla tutela dei consumatori e utenti, oltre che militante di Rifondazione, a scagliarsi contro la stampa accusandola di fatto di travisare la reale attuale situazione politica di Capannori: «La rappresentazione della situazione politica capannorese che emerge in questi mesi dalla lettura delle pagine della stampa locale – attacca Baronti – è, secondo me, fuorviante, viene descritta attraverso una lettura del tutto superficiale e finisce per dare una rilevanza e una sovraesposizione mediatica ad alcuni fatti e vicende del tutto marginali, rischiando, in questo modo, di alterare completamente la percezione della reale consistenza e dimensione degli eventi politici e delle forze concrete in campo».
Baronti sembra suggerire una divulgazione della stampa finalizzata a far intendere che la sinistra capannorese sia divisa, e anche sbilanciata verso un nuovo soggetto politico, sempre di sinistra ma avverso all’attuale giunta: «Per me la reale rappresentatività e il peso politico lo si misura per ciò che si è in grado di “fare” dentro la società e non dal numero di volte che si riesce ad apparire sui giornali. In questi giorni il dibattito, nel campo del centro sinistra, appare tutto centrato sulla nascita di una probabile lista: “Incontro e Partecipazione”, una lista di centro/centrosinistra fuori e contro il centro sinistra guidato dal Sindaco Giorgio Del Ghingaro, animata da una quindicina di personaggi capannoresi estremamente eterogenei per esperienze e provenienze che nel recente passato hanno anche avuto responsabilità politiche istituzionali di rilievo unite oggi da un giudizio negativo rispetto all’attuale esperienza amministrativa. Niente di scandaloso, il dissenso e il conflitto sono il sale della democrazia; saranno i cittadini elettori a giudicare le diverse scelte ed opzioni politiche».
Baronti poi si spinge fino a definire “sospetta”, senza tuttavia spiegare quali siano i suoi sospetti, l’esposizione mediatica data allo scontro tra il segretario del PdCi Franceschi e la sua federazione: «Poi c’è un’altra vicenda di irrilevante peso politico, ma che incredibilmente tiene banco da qualche settimana: la contrapposizione tra il segretario capannorese del PdCI Franceschi e la sua federazione. Ognuno è libero di dire e fare ciò che vuole, l’unica cosa che contesto è la sospetta rilevanza mediatica che viene data a questa vicenda, visto e considerato che il Franceschi da anni è il segretario di se stesso e di un circolo che non esiste perché a nessuno è dato di conoscere, nel Comune di Capannori, qualche altro militante, che ha parlato o ha agito per conto o in nome del PdCI nella realtà capannorese al di fuori di lui, nonostante, che il partito in questione, abbia un suo insediamento elettorale consolidato, minoritario, ma sicuramente degno del massimo rispetto e della massima attenzione e che proprio non si merita di essere rappresentato in questo modo».
Ma quello che più di ogni altra cosa non va giù a Baronti è che a suo dire la stampa non abbia dato il giusto risalto all’assemblea di “Impegno e partecipazione”, secondo lui vera svolta per la sinistra capannorese in vista delle elezioni: «Ma la cosa che ha dell’incredibile è la quasi totale cancellazione di un evento politico straordinario, “storico” per Capannori per le sue dimensioni, peso, conseguenze e potenzialità politiche di cambiamento della realtà capannorese. Sabato 15 novembre si è svolta una assemblea promossa da un gruppo prevalentemente di giovani “Impegno per Capannori” che ha chiamato al confronto tutta la sinistra capannorese, organizzata e non, per dar vita ad un percorso democratico, partecipato e dal basso, per una costituente di una sinistra unita e plurale che sappia presentarsi, alle prossime elezioni amministrative, con un’unica lista a sinistra del Partito Democratico “la sinistra per capannori” con un programma condiviso e costruito attraverso il confronto con i cittadini capannoresi e con la finalità politica di sostenere e di rilanciare l’esperienza maturata in questi anni dall’Amministrazione Del Ghingaro».
Di fatto quel che sostiene Baronti è che la nuova sinistra di Capannori debba ripartire dall’esperienza maturata sotto la gestione Del Ghingaro: «A questo appuntamento c’erano tutti: Rifondazione Comunista, il PdCI, Ambiente e futuro, Sinistra Democratica, militanti sindacali CGIL, FIOM e dell’associazionismo democratico, tanti semplici cittadini senza partito. La risposta è stata straordinaria, una sala stracolma di gente, 120 partecipanti, 200 firme in calce ad un documento politico, facce nuove ed energie fresche che è quello che ci vuole oggi per ricostruire una sinistra nuova all’altezza delle grandi sfide epocali a cui è chiamata a dare una risposta. Pensare globalmente e agire localmente dentro la società capannorese questo è stato il filo conduttore dell’assemblea e finalmente – conlcude -, dopo anni abbiamo rivisto entusiasmo e soprattutto tante facce felici uscire dall’ assemblea soddisfatti, non solo per la partecipazione, ma, soprattutto, per il modo costruttivo di porsi, per lo spirito unitario, per la ricchezza dei contenuti e delle esperienze maturate in questi anni grazie anche a questa amministrazione e, soprattutto, consapevoli che se quella sala riunioni, strabordante di persone, riesce a trovare il modo di stare insieme e presentarsi unita può diventare una forza decisiva, capace di incidere, cambiare e rinnovare davvero la realtà capannorese».
del 01/12/2008 di Alessandro Lazzarini
5 Ottobre 2024