“ACQUA TI VOGLIO BENE COMUNE”: LA CAMPAGNA DELL’OSSERVATORIO PER LA PACE PROSEGUE CON UN APPELLO PER MODIFICARE LO STATUTO COMUNALE. Dopo l’approvazione del decreto Legge Ronchi, per mantenere il controllo pubblico dell’acqua
Dopo il successo della prima iniziativa, l’incontro con i protagonisti della rivoluzione dell’acqua in Bolivia svoltasi due sabato fa, adesso la Campagna ‘Acqua ti voglio bene comune’ promossa dall’Osservatorio per la Pace di Capannori, prosegue con una raccolta di firme di un Appello in difesa dell’acqua quale bene comune più prezioso dell’umanità.
Con questo appello si chiede al Sindaco e all’amministrazione comunale capannorese di modificare lo Statuto Comunale inserendo due articoli di tutela dell’acqua quale bene comune.
Dopo la recente approvazione del Decreto Legge Ronchi rimane infatti possibile mantenere pubblica la gestione dell’acqua di rubinetto solo attraverso l’affidamento diretto del servizio idrico ad un Ente di diritto pubblico come un Consorzio tra Comuni, aziende speciali, aziende speciali consortili. Per mantenere il controllo pubblico dell’acqua è quindi necessario inserire negli statuti comunali appartenenti allo stesso Ambito territoriale ottimale (Ato) una specifica formulazione che definisca il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.
“Questa iniziativa ha le sue origini in un’operazione culturale che l’Osservatorio per la pace del Comune di Capannori ha gestito sul territorio fin dal 2007 e che è approdata a una delibera del consiglio comunale votata all’unanimità con cui si dichiarava l’acqua bene comune e preludeva a un inserimento del medesimo articolo nello statuto comunale – dichiara l’assessore all’educazione alla pace, Leana Quilici -. In questo modo, come già avvenuto per la delibera di consiglio, Capannori sarà l’epicentro di un movimento che si sta già strutturando a livello nazionale. La Legge Ronchi indebolisce i Comuni. Si pensi che laddove l’acqua è già stata privatizzata ci sono stati aumenti anche del 300% sulla bolletta a carico dei cittadini”.
Nell’Appello si chiede inoltre di “sostenere ogni iniziativa tesa a bloccare il processo di mercificazione dell’acqua” e di indire un consiglio monotematico in difesa dell’acqua.
Il documento chiede inoltre alla Regione Toscana di impugnare la costituzionalità del Decreto Ronchi e di varare una legge regionale sulla gestione pubblica dell’acqua ed infine di attivarsi presso i Comuni di ATO 2 affinché diano vita ad un’Azienda Speciale di diritto pubblico per la gestione del servizio idrico integrato con la partecipazione dei cittadini.
Capannori, 21 dicembre 2009
5 Ottobre 2024