Un emendamento introduce un credito d’imposta del 36%, fino ad importo massimo annuale di 20.000 euro, per le aziende che, nei prossimi tre anni, acquisteranno prodotti realizzati con materiali ottenuti da plastiche miste (plasmix)
Nella Legge di Bilancio 2018 è stato inserito un emendamento (firmato dai parlamentari Vignaroli, Zolezzi, Busto, Daga, De Rosa, Micillo, Terzoni, Brugnerotto, Cariello, Castelli, D’Incà, Sorial) che introduce un credito d’imposta del 36%, fino ad importo massimo annuale di 20.000 euro, per le aziende che, nei prossimi tre anni, acquisteranno prodotti realizzati con materiali ottenuti da plastiche miste (plasmix) provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica o da selezione di rifiuti urbani residui. “Credito d’imposta per incentivare le imprese che intercettano gli scarti della plastica e li trasformano in manufatti e arredo urbano, sottraendoli all’incenerimento. Con i miei colleghi – ha commentato Stefano Vignaroli, deputato M5S – abbiamo lottato in commissione per far passare questo mio emendamento di buon senso. Dopo mesi di lavoro sono due giorni e due notti che corro tra commissione bilancio, Ministero e maggioranza per portare a casa questo successo che darà impulso al recupero degli scarti. Ci credevo, anche se sembrava impossibile, mancavano i soldi dicevano… invece in tarda nottata è arrivato l’ok seppur con importo ridotto. 3 ml di euro. Volevamo di più, ma si è aperta una nuova strada”. Ecodallecittà
5 Ottobre 2024