Un villaggio ecosolidale a Capannori. Il primo esempio di Co-Housing in Toscana

Home Ambiente Un villaggio ecosolidale a Capannori. Il primo esempio di Co-Housing in Toscana

PROGETTO PILOTA SPERIMENTALE
per promuovere una nuova cultura del vivere e dell’abitare improntata a nuovi stili di vita socialmente e ambientalmente responsabili e sostenibili.Un Villaggio ecologico progettato secondo i criteri e principi della bioarchitettura e bio-edilizia utilizzando materiali ecologici, tecnologie dolci e non energivore, tecniche costruttive innovative, impiantistica per il risparmio energetico e tecnologie per la produzione di energie da fonti rinnovabili. Un Villaggio completamente autonomo e indipendente dalla rete energetica nazionale completamente alimentato da fonti rinnovabili.
Un Villaggio Solidale per costruire una comunità di abitanti che vivono in alloggi privati ma che hanno a disposizione strutture, spazi e servizi comuni che favoriscono relazioni e rapporti umani e sociali, lo scambio solidale e mutualistico di servizi, una migliore qualità dell’abitare e un livello di vita comunitaria liberamente autodeterminato dalle diverse esigenze e sensibilità individuali.
Un Villaggio comunità non chiusa su se stessa ma aperta all’esterno. Non un rifugio per “minoranze alternative”, né un’isola separata dalla società, nemmeno il luogo di ritrovo di elite intellettuali. Sarà una comunità solidale con una forte impronta sociale e popolare per rispondere a bisogni ed esigenze diffuse di socialità e per contrastare la solitudine e il degrado delle relazioni sociali ed umane di questa nostra epoca contemporanea..
Un Villaggio “Centro di educazione alla sostenibilità ambientale”, luogo di produzione artistica e culturale, di organizzazione sociale, di formazione, per promuovere nuovi modelli di consumo responsabili e consapevoli e stili di vita improntati alla sobrietà.
Un Villaggio gestito attraverso forme e strumenti di democrazia partecipata mediante la realizzazione di buone pratiche concrete che prefigurano nella organizzazione e nella gestione degli spazi e dei servizi, nei rapporti e nelle relazioni sociali ed umane, un altro mondo possibile.
Una pratica del fare che non rinuncia a pensare globalmente a progetti di trasformazione per un nuovo modello di società sostenibile, ma che agisce già qui e ora nel presente, localmente, per costruire iniziative, azioni, relazioni con la società, strutturando pratiche per soddisfare bisogni individuali e sociali impiegando meno risorse, consumando meno energia, riducendo le emissioni in atmosfera, producendo meno rifiuti, modificando il nostro stile di vita, il nostro modo di consumare, per perseguire la sostenibilità ambientale dei nostri comportamenti quotidiani.Una Cooperativa come soggetto attuatore del progetto
Sarà la “Cooperativa Villaggio Ecosolidale ” il soggetto attuatore, realizzatore proprietario dei terreni e delle strutture, svolgerà una funzione di gestione e amministrazione di tutte le attività economiche, commerciali e lavorative che nasceranno dentro il Villaggio con finalità di autofinanziamento avrà la rappresentanza legale di fronte a terzi. La Cooperativa sarà costituita attraverso la sottoscrizione di una quota di ……. euro per ogni socio, da versare in tre/quattro rate entro il 30 settembre 2010. La cooperativa acquisterà i terreni e realizzerà tutti gli alloggi e le strutture previste attivando mutui bancari e partecipando a tutti i diversi canali di finanziamento disponibili per progetti pilota sperimentali di ecoefficenza ambientale ed energetica.
La cooperativa sarà costituita dai 17 nuclei familiari che hanno aderito al progetto e che pagheranno alla cooperativa un affitto mensile commisurato alle dimensioni dell’alloggio per 25 anni. Lo Statuto prevederà le modalità e le condizioni finali per il riscatto dell’alloggio e garantirà l’unitarietà del progetto e la sua finalità sociale e culturale nel corso degli anni. Eventuali utili dalle attività commerciali collegate saranno reinvestite nella manutenzione delle strutture e degli spazi e luoghi comuni e per ridurre l’entità della quota di affitto stabilito.
Un Circolo culturale ricreativo “Associazione del Villaggio”
Sarà un secondo livello organizzativo più ampio per garantire l’apertura, il legame e l’interazione con le diverse realtà territoriali svolgerà attività di promozione e animazione sociale e culturale.
Dovrà promuovere la rete di sostegno al progetto anche di tipo finanziario attraverso una sottoscrizione pubblica da lanciare a livello di tutta la Piana lucchese per la sottoscrizioni di BRES (Buoni. Risparmio Eco Solidale) durata 1, 2, 3 anni a tasso di interesse da definire.
Sarà il luogo di sperimentazione, studio e divulgazione della sostenibilità ambientale per un consumo responsabile e consapevole;
Dovrà promuovere un distretto di economia locale solidale di filiera corta. Una microeconomia su scala locale che si sviluppa e convive con quella globale, attivando circuiti economici capaci di valorizzare le risorse territoriali secondo criteri di equità sociale e sostenibilità. Una economia strutturata su tante buone pratiche che rinasce dal basso, centrata sulle specificità dei diversi territori, che ricrea una rete per mettere in comunicazionediretta cittadini consumatorie produttori locali attraverso una filiera corta di produzione, distribuzione, consumo di beni e servizi.
Il Villaggio dovrà essere progettato in modo che gli spazi aperti destinati ad attività pubbliche non interferiscano con la vita della comunità residente, tra le due parti dovranno essere previste spazi e barriere verdi con accessi e zone di sosta separate. Il Villaggio sarà un’isola pedonale interdetta all’accesso delle auto, non ci saranno garage privati per ogni singola abitazione ma un unico grande parcheggio coperto con posti riservati ai residenti con tetto integrato fotovoltaico per produzione di energia elettrica.
La vita sociale della Cooperativa e dell’Associazione sarà regolata da rispettivi Statuti ispirati entrambi ai valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della democrazia partecipata e ai principi della Costituzione italiana nata dalla resistenza al nazifascismo.
Le caratteristiche del Villaggio ecosolidale
Sarà costituito dal numero massimo di alloggi previsti nell’area edificabile acquistata dalla cooperativa destinata, dal regolamento urbanistico vigente, alla realizzazione di Piani perequativi. Saranno realizzati con materiali ecologici e con le nuove tecniche costruttive prefabbricate su disegno e progetto nostro, avranno caratteristiche e tagli differenti per soddisfare le diverse esigenze dei soci che le abiteranno.
Il progetto dovrà essere realizzato attraverso un percorso di urbanistica partecipata, seguendo metodi di democrazia diretta ricercando, nel limite del possibile, la massima condivisione e il massimo consenso per soddisfare bisogni, esigenze e desideri diversi. A tal fine saranno previste assemblee tra il gruppo dei professionisti che lavoreranno al progetto esecutivo e tutti i soci che vi andranno ad abitare per lo scambio reciproco di idee e informazioni.
I Servizi e gli spazi comuni per vivere la comunità
Una sala da pranzo per la comunità residente dotata di forno e un grande caminetto
Una cantina e una cucina per comunità attrezzata
Una lavanderia, stireria, sartoria, telaio
Un laboratorio per gli hobby e la creatività
Un laboratorio per gli attrezzi e le riparazioni
Due parcheggi, uno pubblico riservato agli ospiti e visitatori, un altro riservato alla comunità residente entrambi saranno coperti da tetti integrati fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e saranno posti adiacenti alle due zone di accesso al Villaggio che dovranno essere distinte e separate.
Due automezzi di car sharing a disposizione della comunità per affermare e praticare una nuova cultura della mobilità.
Ampio giardino comune esterno attrezzato con spazio per bambiniSpazio per gli orti sociali Spazio attrezzato per acquisto e distribuzione prodotti per il GAS del Villaggio (Gruppo di Acquisto Solidale) Spazi e strutture “Associazione il Villaggio” per attività di aggregazione e di autofinanziamento Centro ricreativo e ristorativo con prodotti ecosolidali e di filiera corta Auditorium pubblico – Salone delle feste (almeno 120 posti a sedere) per iniziative culturali, corsi di formazione alla sostenibilità sociale, cineforum e feste.
Quattro/cinque camere per ospiti per promuovere a livello europeo ed internazionale i soggiorni in cohousing con escursioni e corsi di formazione ambientale, un modo nuovo di fare turismo sostenibile.
Un piccolo cantiere tutto nostro in autocostruzione per realizzare una piccola CASA DEI BAMBINI
Un angolo attrezzato per giochi dentro una struttura a casetta realizzata con la bio edilizia, utilizzando esclusivamente materiali naturali come paglia e legno. La casa dei bambini sarà costruita con un progetto di autocostruzione fatto da volontari con il supporto tecnico di architetti dell’Associazione di bioedilizia lucchese, recuperando una proposta di un vecchio progetto avanzato a suo tempo al Comune di Capannori mai realizzato per indisponibilità di spazi. Verrà realizzato attraverso l’allestimento di un cantiere aperto didattico dove si potrà partecipare o seguire il processo di autocostruzione della casa dei banbini.
Un partenariato di grande qualità e autorevolezza scientifica come supporto tecnico progettuale al nostro gruppo tecnico. Coinvolgimento dell’Università di Firenze e Pisa, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, centri di ricerca, per fare del progetto anche un centro di innovazione e di sperimentazione di tecnologie energetiche da fonti rinnovabili e di buone pratiche virtuose dimostrative di ecoefficenza energetica da replicare in altri comuni e province della Toscana.
Realizzazione di un sistema energetico integrato da fonti rinnovabili con tutti i tetti integrati di fotovoltaico, pompe di calore per il riscaldamento, mini eolico, biomasse, e se possibile geotermia a bassa entalpia. Un sistema integrato che produca una quantità di energia superiore al fabbisogno energetico del Villaggio da cedere in rete per acquisire i cosiddetti certificati bianchi energetici.
Un sistema di finanziamento integrato
Autofinanziamento dei soci, mutui bancari, ricavo da vendita energia attraverso il “conto energia” e certficati bianchi, utili da attività commerciali collegate al progetto (Spazio ricreativo e soggiorni turismo sostenibile), bandi regionali e nazionali per ecoefficienza energetica negli edifici, bandi per la promozione filiera corta, contributi per la prima casa per chi ne ha diritto.
ALCUNE PERSONALI CONSIDERAZIONI “POLITICHE” IN CONCLUSIONE
Questo non è un progetto per ritirarsi a vita privata realizzando l’isola dei nostri sogni. Viviamo in una società sempre più frantumata, egoista e imbarbarita. Non abbiamo scelta, in questa società dobbiamo continuare a viverci anche noi e così come si sta trasformando c’è d’aver paura soprattutto per il futuro dei nostri figli.
Questo è un percorso locale ma non localistico né autoreferenziale , non è una fuga dalla realtà, è un progetto che indica un’altra via, un altro modo di vivere e abitare che migliora la qualità della nostra vita e nel contempo rispetta il suolo che ci da il pane, l’ aria che respiriamo, l’acqua che beviamo. Ognuno può metterci del suo, non importa da quale esperienza uno viene, che storia ha alle spalle, a nessuno sarà chiesto di rinunciare alle sue convinzioni e ai suoi ideali, quello che ci deve importare è cosa possiamo fare insieme, dove vogliamo arrivare e come trovare i mezzi e i modi per farlo
Ad ognuno di noi è richiesto uno sforzo straordinario, non economico, qualcosa di più: la voglia di rimettersi in discussione, di accettare la sfida di ricostruire comunità, di condividere un percorso insieme agli altri cosa che è facile a dirsi ma difficile a farsi perché anche noi siamo figli di questo mondo e di questa epoca in cui ognuno si è abituato a vivere sempre più solo disabituandosi a convivere e a confrontarsi con gli altri.
Se arriveremo in fondo a questo percorso noi non avremo costruito soltanto la nostra casa avremo fatto qualcosa di enormemente più grande, avremo dimostrato a tutti che un altro modo di vivere e abitare è ancora possibile, basta solo volerlo.
EUGENIO BARONTI
www.eugeniobaronti.it   eugbaro@tin.it