Vecchie e nuove repressioni. Noi crediamo e costruiamo una società diversa

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Carissimi,
come far finta di niente di fronti a segnali bruttissimi che ci arrivano dalla società e dalle istituzioni?
Penso che l’interrogatiivo più grande sia il come reagire di fronte a questi terribili segnali che minano la convivenza, il diritto, il dialogo. Credo che sia importante, soprattutto a Lucca in questi giorni, far sentire con tutta la massima forza che esiste anche un altra società. Una società che crede in un mondo non fatto di esclusione, minacce, repressione e rifiuti dell’altro,
una una società che crede alla diversità come una ricchezza, per non rinchiudersi dentro a sterili steccati, ma per costruire giustizia, eguaglianza e fraternità a partire dalla quotidianità, dalla convisione di spazzi cittadini, dalla condivisione di socialità ed incontro.
Questa società, io credo, debba ribellarsi a chi invece vive l’impegno, la politica e anche le istituzioni come uno strumento di barbara affermazione dell’esclusione.
Credo sia importante dimostrare che questa società migliore esiste e vuol far sentire la propria voce, dimostrando in tutte le mille inizative fatte in questi anni, ed in corso, che identità non vuol dire esclusione ma confronto.
Di seguito riporto:
-due articoli di Rai news e Lo Schermo sulla orrenda decisione del comune di Lucca
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=103001
http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=14948
ed il messaggio sotto che riporta casi di violenza fascista anche afirenze dopo un grande lavoro di denuncia proprio sui movimenti fascisti odierni!
Alessio
Comunicato stampa Unaltracittà/Unaltromondo
Giornata della memoria, minacce fasciste dopo la video-inchiesta sull’estrema destra toscana. Sporta una denuncia contro ignoti.
Firenze, 26 gennaio – L’ingresso della Cabina Teatrale di Saverio Tommasi sigillato durante la notte con il silicone. Minacce su YouTube: “Te lo dò io un bel video, ma sulle funzioni che ha il CTO” (il Centro Traumatologico Ortopedico di Firenze, ndr) o “Perchè non vieni con la tua telecamerina di merda da me”, frasi oltraggiose e pesanti riferimenti sessuali, difesa della Repubblica Sociale Italiana, Mussolini come unico eroe italiano e apologia del fascismo. Sono queste alcune delle reazioni dopo la diffusione, venerdì scorso, della video inchiesta “Razzisteria: destra estrema nella rossa Toscana” a cura di Ornella De Zordo e Saverio Tommasi e visibile all’indirizzo web http://it.youtube.com/watch?v=NNLkCPvoRn8.
Il video è stato girato nelle scorse settimane e mostra una Toscana inedita, con slogan fascisti, libri, svastiche e cimeli, come il cappellino “Boia chi molla” o spille che richiamano la doppia esse nazista. Un video girato e promosso con l’intento di far conoscere una realtà troppo spesso sottovalutata e tollerata, con un appello alle forze democratiche perché vengano fatte rispettare la Costituzione e le leggi italiane che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, l’apologia del fascismo e le manifestazioni fasciste.
Il video è stato pensato dagli autori come un piccolo contributo per la Giornata della memoria affinché il pensiero di tutti non si rivolga solo a quanto il nazifascismo ha prodotto nei decenni in cui è stato al potere, ma venga tenuta viva la consapevolezza del perdurare di quell’ideologia, soprattutto nelle fasce giovanili, anche in Toscana.
Gli autori dell’inchiesta hanno sporto una denuncia contro ignoti alle autorità competenti.