“Addiopizzo Travel”, come dire no alla mafia viaggiando in Sicilia

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“Addiopizzo Travel”, come dire no alla mafia viaggiando in Sicilia

Turismo etico 100% pizzo-free. La proposta arriva dalla Sicilia per scoprire le bellezze di questa terra e dire no alla mafia. Come? Viaggiando.
Si potrebbe chiamare turismo etico, o anche – più correttamente – turismo pizzo-free. Quel che è certo, è che la proposta che arriva dall’agenzia AddioPizzoTravel suona davvero curiosa ed originale. Scoprire una regione ricca di cultura e di natura come la Sicilia, sotto un punto di vista diverso, scegliendo strutture e aziende che hanno detto “no alla mafia” e visitando i luoghi simbolo di questa lotta. Già, perché gli ospiti di questi particolarissimi week end o settimane siciliane, soggiorneranno e consumeranno i pasti presso strutture ricettive e ristoranti che non pagano il pizzo, utilizzeranno i servizi delle ditte iscritte alla lista di Addiopizzo, visiteranno le aziende sorte su terreni confiscati alla mafia. Faranno insomma un tour al 100% pizzo-free.
Tantissime le proposte. A cominciare, dalla “Primavera Siciliana”: un tour che si terrà a marzo. Una settimana di viaggio nella parte occidentale della Sicilia per scoprire la bellezza ed immergersi nel tessuto culturale del territorio siciliano: arte, storia, folklore, enogastronomia, ma anche approfondimento dell’attività antimafia quotidiana delle realtà più impegnate.
Tutti i tour portano i visitatori nei luoghi più belli della regione, come Palermo ed il suo centro storico (Cattedrale, Questura, Cassaro, Quattro Canti, Piazza Pretoria, Martorana). O ancora, la spiaggia e il borgo marinaro di Mondello e quello di Cefalù. Ma non mancano luoghi simbolo come Capaci, con sosta sul luogo della strage del 1992. Oppure  Cinisi, dove è previsto un incontro col fratello di Peppino Impastato e la visita della Casa della Memoria. O, ancora, a Corleone, la visita guidata del CIDMA (Centro di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia).
I pasti, poi, vengono consumati in strutture pizzo-free come l’Antica Focacceria San Francesco. O agriturismi sorti su terreni confiscati alla mafia. A Palermo, del resto, la scelta per consumare un pasto pizzo-free è davvero amplissima. C’è, ad esempio, il ristorante “Il mirto e la rosa” che propone gustosissimi menù mediterranei e profumati di Sicilia. Oppure, anche solo per acquistare vini locali, “La Dispensa di Monsù”, un luogo davvero molto caratteristico dove fare anche un veloce spuntino. Molte anche le proposte ad hoc per le scuole.
Un modo tutto nuovo di intendere il viaggio di istruzione: un percorso di educazione civica che si integra con la cultura, l’arte, la natura di Palermo e dei suoi dintorni. La storia della mafia e dell’impegno antimafia prende forma dal racconto diretto dei protagonisti, visitando i luoghi più significativi e rivivendo le tappe di una lotta che si sta tuttora combattendo e che si vuole vincere.
“Questa è l’applicazione al settore turistico della campagna di consumo critico antiracket che Addiopizzo fa da anni – ha spiegato Dario Riccobono, presidente di Addiopizzo Travel – con questa iniziativa noi vogliamo dare a persone non siciliane l’opportunità di darci una mano nella lotta al pizzo, facendo fare una vacanza in Sicilia che sia totalmente PizzoFree”. Possono essere viaggi studio, itinerari di educazione civica o anche soggiorni di semplice relax: “Noi, però abbiamo anche pensato di poter fare visitare i luoghi simbolo della lotta alla mafia, come la casa di Peppino Impastato – ha aggiunto Riccobono – ascoltando direttamente dalle parole del fratello, ad esempio, quella storia e le battaglie con Radio Aut”.
Un segno importante della voglia di cambiare, di voltare pagina e soprattutto di comunicare una cultura della legalità.
“Noi, ad esempio, riteniamo che i cosiddetti “Mafia tour”, ovvero quei viaggi fatti apposta per fotografare le roccaforti della mafia o sperare di vedere il mafioso con la lupara, siano un vero danno alla nostra regione”. Un’esperienza, quella di Addippizzo Travel, che nasce dalla passione per il turismo e la legalità: “Avevo letto un servizio del “Guardian” che indicava ai lettori inglesi proprio i protagonisti del “pizzo free” come punto di riferimento per i viaggi intelligenti e quindi – ha sottolineato Dario Riccobono – ho pensato che se lo avevano fatto loro perché non potevamo farlo noi, visto che abbiamo a disposizione tutti gli indirizzi dei commercianti che non hanno pagato il pizzo?”.
L’avventura è partita rispondendo a questa domanda e ora tantissime mete aspettano sul sito www.addiopizzo.org chi vuole, anche e solo con una semplice vacanza, fermare la mafia e fare un viaggio in una delle regioni più belle del nostro paese.
Informazioni e indirizzi utili
Addiopizzo Travel
Via Lazio 7 – Capaci (PA)
www.addiopizzotravel.it