Ministero dell'Ambiente: Programma nazionale prevenzione rifiuti entro il 31 dicembre

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Ministero dell'Ambiente: Programma nazionale prevenzione rifiuti entro il 31 dicembre

L’Italia ha anticipato al 31 dicembre 2012 il termine per l’adozione del Programma nazionale di prevenzione rifiuti.
Quali sono le motivazioni che hanno portato ad anticipare il termine di adozione del Programma nazionale di prevenzione rifiuti?
La Direttiva 2008/98/CE, all’art.29 comma 1, indica il 12 dicembre 2013 come termine ultimo entro il quale gli Stati membri devono adottare i programmi nazionali di prevenzione. Tale termine era stato recepito con il d. lgs.152/06, art.180. L’anticipazione del suddetto termine aI 31 dicembre 2012, avvenuto con il DL.25 gennaio 2012, n.2, convertito con modificazioni dalla L.24 marzo 2012, n.28 risulta senz’altro coerente con il ruolo primario riconosciuto alla prevenzione nella gerarchia stabilita dall’articolo 179 del d.lgs.152/06, in base alla quale devono essere promosse ed attuate in ordine di priorità, la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero di altro tipo, mentre lo smaltimento deve essere relegato ad una fase residuale ed eventuale del ciclo di gestione dei rifiuti.
Ora come procederete nell’elaborazione del Programma? Quali attori saranno coinvolti?
L’elaborazione del Programma è ancora in fase di avvio. Dati i tempi a disposizione ristretti, questa fase si presenta particolarmente delicata. La Direzione sta provvedendo all’individuazione delle modalità operative più opportune per la redazione del programma, nonché delle forme di partecipazione ai lavori da parte degli stakeholders.
E’ altresì da rilevare che la redazione del programma nazionale di prevenzione segue una significativa mole di lavori preparatori realizzati a più livelli negli ultimi anni e che di certo ci sarà un coordinamento anche con la Commissione europea che sta redigendo linee guida per supportare gli Stati membri nella redazione dei Programmi. E’ previsto, inoltre, uno scambio di informazioni con gli altri stati europei sulle migliori pratiche in materia di prevenzione.
Giuseppe Iasparra – Eco dalla Città