Oasi del Bottaccio maggiore tutela e più fruibilità per i cittadini e gli studenti

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Oasi del Bottaccio maggiore tutela e più fruibilità per i cittadini e gli studenti

Nelle scorse settimane conclusi alcuni lavori di riqualificazione della zona. Obiettivo è il miglioramento dei camminamenti e al realizzazione di un’area attrezzata per le scuole. Allo studio anche lavori per un miglior afflusso idrico nella zona
Salvaguardare l’oasi naturalistica del Bottaccio e renderla più fruibile ai cittadini e alle scuole. E’ questo lo scopo di quattro progetti che l’amministrazione comunale sta portando avanti in collaborazione con altri enti e soggetti e che hanno già visto il completamento di una prima tranche di interventi.
Quello più rilevante riguarda realizzazione di opere per l’aumento dell’afflusso d’acqua nella zona. Allo studio c’è la costruzione di un alveo di magra, impermeabile, per convogliare le acque fino all’ingresso dell’oasi per un tratto di circa un chilometro e mezzo. Il Comune assieme al Consorzio di Bonifica Auser – Bientina sta stilando un progetto che, grazie al coinvolgimento di altri enti, possa permettere di accedere a finanziamenti europei. Quella della risorsa idrica è una criticità che si fa sentire soprattutto nei mesi estivi, quando calano le piogge e l’apporto dai corsi d’acqua provenienti dai Monti Pisani, in modo particolare dalla Visona di Castelvecchio. Si tratta di una situazione che mette a repentaglio la sopravvivenza delle specie vegetali e animali presenti nell’area.
L’oasi del Bottaccio, nei mesi in cui è aperta, viene anche usata per far scoprire ai più giovani la fauna e la flora. E’ per questo che il Comune assieme al Wwf sta inoltre pensando di realizzare una vera e propria area didattica che comprenderà un gazebo in legno e una zona attrezzata esterna dove gli esperti potranno insegnare. Il luogo al chiuso sarà inoltre dotato di testi scientifici, nonché di attrezzatura audiovisiva e costituirà un archivio delle esperienze e delle progettualità che riguardano la difesa del bosco e delle zone umide.
Il Comune di Capannori, sempre assieme al Wwf, ha inoltre partecipato a un bando pubblico per l’accesso ai fondi regionali che andranno a rendere ulteriormente più fruibile la zona mediante il potenziamento delle passerelle e dei punti di osservazione.
“L’amministrazione comunale intende valorizzare l’area come un punto di eccellenza ambientale e costruire un sistema di aree naturali che, assieme al Lago della Gherardesca, possa rappresentare un significativo esempio a livello regionale di ricostruzione di interesse naturale e turistico – afferma l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Quella dell’ex alveo del Bientina è una delle poche zone della Piana rimaste pressoché incontaminate. Far avvicinare ancor di più i cittadini e gli studenti a questa area servirà a far comprendere sempre più anche alle nuove generazioni l’importanza della tutela ambientale”.
Si sono conclusi nelle scorse settimane, invece, una serie di lavori programmati realizzati grazie ai contributi, pari a 9 mila euro, che il Comune versa annualmente al Wwf e all’Anpil “Il Bottaccio”. Gli interventi hanno riguardato la sistemazione delle passerelle con la sostituzione di tavole e pali, il taglio dei rovi e la manutenzione del sentiero lungo l’argine della Visona, la manutenzione degli osservatori degli stagni nord e sud, la pulizia dell’area e alcune opere di manutenzione straordinaria.
L’Oasi del Bottaccio ha un’estensione di 20 ettari. Al suo interno si trovano due capanni di osservazione al limite dei chiari d’acqua. Vi sono inoltre alcuni sentieri dotati di passerelle rialzate che collegano i vari ambienti dell’oasi; lungo il “percorso natura” sono allestiti pannelli didattici tematici che illustrano la flora e la fauna. L’oasi del Bottaccio, a causa delle zone circostanti ove è possibile la caccia, rimane per molti mesi chiusa al pubblico per permettere agli animali selvatici di trovare zone di rifugio.