Chi spreca meno, paga meno A Lucca i rifiuti hanno il chip

Home Ambiente Chi spreca meno, paga meno A Lucca i rifiuti hanno il chip
Chi spreca meno, paga meno A Lucca i rifiuti hanno il chip

Lucca2Lucca- 90 mila abitanti. L’intento del Comune è tracciare in modo automatico i contenitori con un sistema di calcolo preciso per l’imposta, basato sul «Pay what you throw». Benefici anche dal tracciamento dei percorsi degli automezzi, in termini di ottimizzazione di percorrenze, consumi ed emissioni
«Pay what you throw». A Lucca la raccolta differenziata è smart grazie a un sistema che permette di «pagare quanto si consuma». Un modo efficiente ed eco-sostenibile di raccogliere i rifiuti e valorizzare i comportamenti  virtuosi dei cittadini, spingendoli a ridurre quanto finisce in discarica. Da ottobre 2014 Sistema Ambiente –  l’ente comunale preposto alla gestione dei rifiuti urbani – ha adottato la tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification) della RFID Global. Tutti i contenitori
dei rifiuti umidi e indifferenziati, dai sacchetti ai bidoncini, vengono tracciati con un’etichetta RFID, mentre sui mezzi di raccolta sono installati dispositivi di rilevamento ( foto ). Al momento del ritiro,  i mezzi associano in maniera automatica il codice del tag all’utente, calcolando la quantità dei rifiuti prodotti, sulla quale verrà calcolato l’importo da pagare al comune.
Per un maggiore controllo, vengono registrati anche la data e l’ora del ritiro, il veicolo e l’operatore che hanno effettuato il servizio. L’azienda può contare su circa 184 addetti e oltre 100 mezzi operativi, con un bacino di oltre 120.000 abitanti e una raccolta annua a fine 2013 di oltre 76.000 tonnellate di rifiuti.  I cittadini sono invogliati  a selezionare e differenziare quanto più possibile i materiali riciclabili già a casa, in modo da ridurre la quantità dei residui da smaltire e la relativa tariffa.   «La soluzione –  spiega Valerio Bertuccelli, amministratore di Sistema Ambiente –  nasce dall’esigenza di tracciare in modo certo e affidabile  le diverse tipologie di rifiuti, associandoli all’utente nel rispetto del quadro normativo della legge. Altro aspetto positivo   è  la possibilità di identificare i percorsi degli automezzi tramite RFID o GPS per avere informazioni sulla mobilità, ottimizzando percorsi, consumi e emissioni». di Silvia Morosi – Il Corriere