Cittadinanza Attiva sul riordino dei servizi pubblici in Toscana

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Cittadinanza Attiva sul riordino dei servizi pubblici in Toscana


1.    Cittadinanzattiva toscana onlus ritiene i Servizi Pubblici Locali (SPL) elementi rilevanti ed irrinunciabili, agli effetti:
1.1.    della coesione sociale e di uno sviluppo economico equilibrato delle comunità locali e
1.2.    della fruizione dei diritti di cittadinanza;
2.    a convalida della concezione appena espressa, il TUEELL (Dlgs 267/2000) considera i SPL come “tesi alla produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali”;
3.    le risoluzioni 11/03/2004 e 15/03/2006 del Parlamento Europeo, richiamando l’importanza sociale della risorsa idrica, ritengono che il suo approvvigionamento “non debba essere assoggettato alle norme del mercato interno” e tale risorsa debba essere gestita con “una impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli utenti e i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico”;
4.    la L. 244/2007, all’art 2, comma 461, prevede la partecipazione dei cittadini e delle associazioni dei consumatori nella definizione degli standard di qualità e nel monitoraggio dei SPL affidati a gestore;
5.    l’attuale, e futura, composizione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in Toscana, così come definita nel documento preliminare approvato dalla Giunta il 3 ottobre scorso, pone – ad avviso di Cittadinanzattiva toscana onlus – elementi di preoccupazione in ordine alle condizioni per un’effettiva partecipazione, nonché alle possibilità di monitoraggio del servizio idrico e di gestione rifiuti da parte dei cittadini-utenti e delle loro espressioni associative e delle amministrazioni, specie se di piccola dimensione;
6.    particolarmente di fronte alla crisi in atto, è necessario individuare strategie e disporre di strumenti che segnino una discontinuità con i percorsi che hanno generato la crisi,  riconoscendo e consolidando la partecipazione e facendo leva sullo spirito identitario delle comunità locali, parti specifiche del contesto globale;
7.    i risultati del referendum di giugno evidenziano una diffusa convinzione nella cittadinanza che i SPL debbano essere gestiti con criteri non ispirati soltanto a ristrette logiche economiche;
8.    nella programmazione e gestione dei SPL deve attuarsi il giusto equilibrio tra esigenze di razionalizzazione del servizio e diritti della cittadinanza.
Alcune considerazioni e proposte:
a)    concordiamo sull’opportunità di unificare le politiche, anche tariffarie, relative ai servizi, cosa che, nell’ipotesi in parola, avviene attraverso idonei Piani Regionali, da redigere con gli apporti partecipativi della cittadinanza e delle sue espressioni, non soltanto con modalità consultive;
b)    riteniamo che, nell’azione delle Autorità, debba acquistare maggiore peso ed importanza la funzione di verifica e controllo del servizio, a garanzia del rispetto degli impegni del gestore. Conseguentemente è necessario, tanto nella definizione degli standard che nelle procedure di monitoraggio e controllo, operare con le procedure partecipate previste dalla L. 244/2007, art. 2, comma 461;
c)    a tale scopo, riteniamo che, diversamente dalle attuali, le Assemblee dei Sindaci siano costituite – tanto per l’acqua che per i rifiuti – da organismi snelli, non pletorici (quindi senza necessariamente la presenza di tutti i sindaci dell’Ambito), che siano rappresentative  anche della società civile (cittadini-utenti, lavoratori del settore, ecc.) e, nel caso dell’acqua, degli altri soggetti preposti alla gestione e salvaguardia della risorsa idrica, come ad esempio  l’Autorità di Bacino;
d)    tutti i Comuni troveranno comunque nelle Conferenze territoriali (che potrebbero essere pensate per ambito provinciale) – anch’esse inclusive degli altri soggetti interessati – una sede di partecipazione e discussione plenaria;
e)    le Conferenze territoriali precedono obbligatoriamente le discussioni nelle Assemblee dei Sindaci dell’Autorità, modificate come al punto (c) e sono il luogo per la designazione dei componenti delle Assemblee dei Sindaci, attraverso percorsi democratici e trasparenti;
f)    le Autorità sono supportate dall’Osservatorio, che deve essere una struttura tecnica ampia, rappresentativa anche del punto di vista dei cittadini-utenti e dei lavoratori del settore (in quanto soggetti in grado di esprimere competenze anche di carattere tecnico), capace di dialogare autorevolmente con le strutture tecniche dei gestori e dare un supporto efficace alle discussioni nelle Autorità e nelle Conferenze territoriali. Un Osservatorio fatto da alcuni “luminari” che esprimono un loro parere su alcune grandi questioni sarebbe di utilità limitata e costituirebbe un costo ingiustificato;
g)    sulle questioni tecniche in discussione alle Assemblee dei Sindaci, il parere dell’Osservatorio è obbligatorio, ma non vincolante, occorrendo peraltro adeguatamente motivare provvedimenti adottati in difformità;
h)    l’ipotesi di istituzione in via transitoria di Commissari, che coprano il periodo dal 1.1.2012 all’entrata a regime del nuovo assetto, necessita di una attenta definizione delle loro funzioni, che dovranno comunque essere di ordinaria amministrazione, senza possibilità di sostituirsi alle funzioni di scelte strategiche attualmente in capo alle Assemblee dei sindaci.
Richiediamo inoltre che:
    la Regione Toscana promuova una azione di incostituzionalità sull’articolo della Finanziaria che impone il socio privato nel gestore dei servizi, in quanto palesemente in contrasto con l’esito referendario il cui risultato, come afferma il comunicato dell’Assessore Bramerini del giorno 6 c.m., è stato “sostanzialmente disatteso nella recente manovra finanziaria”;
    si avvii una discussione per l’affidamento del servizio idrico integrato ad un soggetto di diritto pubblico, a scadenza dei contratti in essere;
    si promuova un confronto all’interno delle Autorità e dei Comuni sulla rilevanza/non rilevanza economica del SPL di competenza;
    la Regione Toscana promuova tutti gli atti necessari per chiarire le modalità di applicazione immediata dell’abrogazione parziale dell’art. 154 del Dlgs 152/2006, oggetto del secondo quesito referendario.
Cittadinanzattiva toscana onlus