Una nuova zona umida per gli uccelli nidificatori tra Capannori e Bientina

Home Ambiente Una nuova zona umida per gli uccelli nidificatori tra Capannori e Bientina
Una nuova zona umida per gli uccelli nidificatori tra Capannori e Bientina

Quasi terminati i lavori per la realizzazione di un invaso (il cosiddetto “Laghetto di Bientina”) nella zona del Padule in prossimità dell’Oasi del Bottaccio nel Comune di Capannori, e dell’Anpil Bosco di Tanali, nel Comune di Bientina. Con questo progetto, per il quale sono stati investiti 360mila euro (messi a disposizione dalla Regione, dalle Province di Lucca e Pisa, dal Consorzio e dai Comuni di Capannori e Bientina) e che è realizzato dal Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, verrà creata una nuova zona umida di interesse naturalistico. Il Laghetto in continuità le aree umide del Bottaccio e di Tanali, contribuirà a formare un habitat naturale perfetto per specie di uccelli migratori e fauna autoctona. L’intervento aveva sollevato non poche proteste negli anni passati, soprattutto da parte dei pastori, che da sempre usano quei terreni per il pascolo estivo. Proprio in seguito alle loro proteste il progetto era stato ridimensionato. Sui terreni di proprietà demaniale si stanno finalizzando i lavori per il laghetto, alimentato sia dalle acque piovane, sia da quelle provenienti dal Fosso di Confine attraverso due nuove tubazioni e un canale esistente. L’emissario del laghetto si ricollegherà al fosso lungo la via di Tiglio tramite uno scolmatore. Il materiale proveniente dagli scavi, oltre 40.000 metri cubi, sarà disposto intorno all’area a protezione delle specie che vi si insedieranno. Previsto anche un osservatorio ornitologico, vista la presenza di un grande numero di uccelli nidificatori nella zona, collegato a un punto di sosta attrezzato. Saranno poi realizzate circa 50 bat-box, che ospiteranno pipistrelli per combattere le zanzare. Gli interventi sono stati portati avanti durante il periodo invernale anche per la scarsità delle piogge. La siccità ha mantenuto l’area all’asciutto, cosa che, a detta degli abitanti della zona, non accadeva da decenni.
Tirreno 18.01.2012