Capannori: eliminata l'acqua in bottiglia anche alla casa della salute di Marlia

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Capannori: eliminata l'acqua in bottiglia anche alla casa della salute di Marlia

Alla Casa della salute di Marlia adesso si beve acqua fresca e di alta qualità dell’acquedotto al posto di quella imbottigliata. Circa 100 persone, ultrasessantacinquenni con difficoltà ospiti della Residenza Sanitaria Assistita e del Centro Diurno e personale di servizio, dallo scorso 2 gennaio hanno trovato caraffe di vetro con acqua del rubinetto sui tavoli della mensa, nelle sale e negli spazi della struttura. Si stima che questo permetta di risparmiare 31 mila bottigliette di plastica l’anno, per un totale di 37 mila 500 litri d’acqua.
L’iniziativa, la prima del genere in Toscana a interessare una struttura per persone anziane non autosufficienti o parzialmente autosufficienti, è stata ideata dall’amministrazione comunale assieme ad Acque spa, con la collaborazione di Capannori Servizi, la società che gestisce la Casa della Salute, nell’ambito del progetto “Acqua buona”. Un progetto, questo, già portato avanti con successo dal 2008-2009 in 24 mense scolastiche capannoresi coinvolgendo circa 3 mila studenti.
“Acqua bene Comune e Rifiuti Zero – afferma l’Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci. sono due nostre campagne che si sposano in questa iniziativa volta a valorizzare l’acqua di rubinetto. In questo modo possiamo contrastare la mercificazione dell’acqua, un bene comune fondamentale, e ridurre la produzione di rifiuti, l’inutile trasporto ed aumentare anche la sicurezza dell’acqua fornita agli ospiti della struttura che hanno accolto benissimo questa iniziativa.”
L’acqua dell’acquedotto in caraffa è stata introdotta gradualmente nella struttura, affiancandola a quella oligominerale. Gli ospiti l’hanno fin da subito iniziata a bere, rimpiazzando le bottigliette: è infatti un gesto che richiama alla loro memoria la tradizione, quando l’acqua si prelevava direttamente dai pozzi e dalle fonti.
Molti sono i vantaggi che derivano dall’eliminazione delle bottigliette di plastica. Innanzitutto si producono meno scarti, contribuendo all’obiettivo “Rifiuti Zero” portato avanti dalla giunta Del Ghingaro e che ha già permesso di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata che ha punte del 90% in alcune frazioni.
L’acqua del rubinetto, inoltre, come dimostrano molti studi condotti in ambito accademico, è più sicura, grazie alle migliaia di controlli cui giornalmente viene sottoposta; inoltre viene bevuta entro poche ore dal prelievo. Anche le analisi svolte dal laboratorio di Acque spa alla Casa della Salute e nelle scuole hanno confermato l’alta qualità (I risultati si possono consultare sul sito www.comune.capannori.lu.it). L’acqua nelle bottigliette Pet, invece, può rimanere stoccata nei magazzini per alcune settimane, senza considerare il costo al litro, che può essere superiore fino a 10-20 volte. La legge, inoltre, impone controlli meno severi ai produttori.
Sempre con l’obiettivo di valorizzare l’acqua, l’amministrazione comunale in collaborazione con la Regione Toscana da alcuni anni ha realizzato la “Via dell’acqua”, un progetto che ha permesso di riqualificare 15 fonti del territorio, che sono state dotate di impianti per eliminare le impurità senza intaccare la qualità finale.
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