La rivista dell'informazione sostenibile: Capannori comune all'avanguardia.

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Rifiuti zero, Ecologia dieci.
Ecco la pagella che assegniamo a Capannori, comune all’avanguardia per raccolta differenziata e riduzione rifiuti.
di Marco Menichetti
Raccolta differenziata sopra il 60%, undici progetti di riduzione rifiuti già avviati e tante altre iniziative in programma. E’ questa, in sintesi, la situazione a Capannori, comune di più di 45mila abitanti in provincia di Lucca che, da qualche anno, si sta fortemente impegnando in campo ambientale. Un esempio che dimostra come il binomio rifiuti-emergenze ambientali possa essere spezzato.
In Italia, infatti, laddove esistono problemi di gestione dei rifiuti, ci si imbatte sempre nel malaffare, l’incompetenza, i pochi controlli e l’assenza di indirizzi e strategie di intervento. I casi virtuosi dimostrano invece come sia possibile creare un modello nuovo, non più incentrato sullo smaltimento finale in discarica o all’inceneritore, ma pensato per sperimentare e mettere in pratica quelle soluzioni virtuose suggerite – e teoricamente imposte – sia dalle direttive comunitarie che dalla normativa italiana.
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Capannori è stato il primo Comune in Italia ad aver aderito, con una delibera del 2007 del Consiglio comunale, alla “Strategia Rifiuti Zero”, prevedendo tra le altre cose:
– 60% di raccolta differenziata entro il 2008;
– 75% di raccolta differenziata entro il 2011;
– impegno mirato alla riduzione della produzione dei rifiuti;
– adozione, a partire dal 2008, di un sistema tariffario basato sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti (azione non ancora realizzata, ma “compensata” da sgravi ed incentivi a favore dei comportamenti più virtuosi);
– costituzione dell’Osservatorio comunale verso Rifiuti Zero.
RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLAGGIO DEI MATERIALI
Il primo elemento cardine su cui l’amministrazione comunale è intervenuta è stato il sistema della raccolta dei rifiuti. Verificato che il metodo industriale e meccanizzato, con l’utilizzo di grandi mezzi e grandi cassonetti, porta ad un costante aumento della produzione dei rifiuti e non consente un pieno sviluppo della raccolta differenziata (che rimane quasi sempre sotto il 35%), a Capannori è stato riorganizzato il servizio, eliminando dal territorio i cassonetti stradali ed attivando la raccolta domiciliare “porta a porta”, con campagne informative e di sensibilizzazione e la consegna a tutte le famiglie degli strumenti utili per la raccolta differenziata.
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La scelta, dal grande valore politico, ha rappresentato il primo passo di un coraggioso cambio di rotta, con la ridefinizione di compiti e metodi di lavoro dell’azienda pubblica ASCIT che effettua il servizio di raccolta rifiuti sul territorio comunale e con il coinvolgimento costante dei cittadini, a cui è stato chiesto un piccolo, ma costante, sforzo quotidiano.
Oggi a Capannori il “porta a porta” è un sistema consolidato, avviato passo a passo nelle frazioni comunali e che sarà esteso dal 6 aprile prossimo a quasi tutto il territorio.
I risultati sono a dir poco incoraggianti: nel 2008 la raccolta differenziata nelle frazioni servite dal sistema “porta a porta” ha raggiunto quota 82%. Nel complesso, la raccolta differenziata è passata dal 37,4% del 2005 (anno di avvio sperimentale), al 53% del 2007 (con il 32% della popolazione servita dal “porta a porta”), al 60,2% del 2008 (con il 42% della popolazione servita dal “porta a porta”).
Con questi dati, già dal 2006 Capannori è il primo comune toscano per raccolta differenziata.
Quali i vantaggi? Ecco alcuni dati particolarmente significativi:
– dall’avvio del “porta a porta”, grazie all’aumento della raccolta differenziata, i rifiuti indifferenziati sono stati ridotti di oltre 10mila tonnellate;
– il solo invio della carta agli impianti di riciclaggio ha permesso un risparmio di 2,85 milioni di litri d’acqua ed ha evitato l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2;
– nel 2007 la riduzione dei quantitativi avviati a smaltimento ha comportato un risparmio per le casse comunali, al netto dei costi e dei proventi derivanti dal conferimento agli impianti di recupero delle frazioni riciclabili, di quasi 2 milioni e 350mila euro;
– la riorganizzazione del servizio di raccolta ha consentito l’assunzione di 40 nuovi lavoratori;
– la tariffa rifiuti è stata ridotta di quasi il 20% della quota variabile; inoltre, sono stati introdotti dei nuovi incentivi economici per chi più si impegna nella raccolta differenziata e nella riduzione dei rifiuti.
Sempre per facilitare la raccolta differenziata dei rifiuti, a Capannori sono state realizzate due Isole Ecologiche, attrezzate con un sistema informatico che registra ogni conferimento e assegna dei punti sulla tessera magnetica dell’utente. A fine anno il punteggio si trasforma in un bonus economico inviato con assegno direttamente a domicilio.
Il prossimo obiettivo è la realizzazione di un impianto di compostaggio, per creare la “filiera corta” del recupero, raccogliendo gli scarti umidi, riciclandoli e – se possibile – riutilizzando il prodotto finale sui fertili terreni della campagna Toscana.
RIDUZIONE DEI RIFUTI
La strategia “Rifiuti Zero” punta a prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti. A questo scopo, a Capannori sono stati avviati undici nuovi progetti:
1 Compostaggio domestico
Lanciata nel 2005 con una campagna di sensibilizzazione, la pratica di trasformare in casa i propri rifiuti umidi e riutilizzarli per coltivare orti e terreni è divenuta molto comune: su circa 16.600 famiglie residenti, più di 2.000 vi fanno ricorso, usufruendo così di uno sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa rifiuti.
I controlli effettuati dall’Amministrazione comunale nel 2007 hanno dimostrato che oltre il 96% di chi ha aderito all’iniziativa effettua correttamente il compostaggio domestico.
2 Capannori acquista verde
Primo Comune in Toscana, nel 2005 Capannori ha adottato il sistema degli acquisti verdi, definendo una procedura che favorisce le offerte di prodotti realizzati con materiale riciclato.
Inoltre, è stata organizzata la raccolta differenziata e il recupero dei rifiuti speciali all’interno delle strutture comunali, con una particolare attenzione ai toner delle stampanti, rigenerati e avviati a nuova vita.
Capannori ha così ricevuto il Premio 2008 di “Comune Riutilizzatore”.
3 Acqua buona nelle mense
Dall’inizio dell’anno scolastico 2007/08 è stato deciso di togliere progressivamente l’acqua minerale nelle mense scolastiche e di distribuire delle brocche con acqua del rubinetto. In un solo anno, nelle prime tre scuole da cui è partito il progetto sono state risparmiate 8.500 confezioni usa e getta.
Il progetto si sta estendendo su tutto il territorio.
4 La Via dell’Acqua
Con lo stesso obiettivo di diminuire l’utilizzo delle acque minerali, ma anche per valorizzare le fonti naturali come luoghi del “bene comune”, sono stati fatti investimenti per 500mila euro realizzando “La Via dell’Acqua”. Lungo il percorso è stata attrezzata una specifica cartellonistica con indicazioni a tema sull’acqua, che riportano proprietà e virtù di un bene prezioso da conservare e utilizzare con parsimonia.
5 Latte alla spina
Anche per incentivare la “filiera corta”, l’amministrazione comunale ha realizzato un distributore automatico di latte fresco e genuino alla spina.
Chi decide di prelevare il latte dal distributore, può anche acquistare un contenitore riutilizzabile più volte, riducendo così l’utilizzo dei contenitori “usa e getta”.
Grazie a questa iniziativa, il comune di Capannori ha anche vinto il Premio 2008 “Toscana Eco/efficiente”
6. Detersivi alla spina
Il progetto, avviato dall’amministrazione comunale attraverso la fornitura di contenitori in alluminio da utilizzare per prelevare il detersivo alla spina, si è ora sviluppato grazie alla collaborazione
assessore-allambiente_-alessio-ciacci_inaugura-distributore-detersivo-alla-spinacon la ditta Nivel, che offre detersivi alla spina di qualità, naturali ed ecologici, prodotti localmente e distribuiti in tredici negozi (agrarie, erboristerie, tabaccherie, …).
Ai proprietari dei negozi che mettono a disposizione uno spazio per la somministrazione del detersivo alla spina viene riconosciuto uno sconto sulla tariffa rifiuti, sottraendolo dal computo della metratura.
(L’Assessore all’ambiente Alessio Ciacci
inaugura il distributore del detersivo alla spina)
7. Ecosagre
Seguendo le indicazioni del nuovo regolamento comunale, e grazie all’impegno delle associazioni locali, gli organizzatori delle sagre estive si attivano per: differenziare tutti gli scarti prodotti dal personale e dai partecipanti, ridurre al minimo la produzione di rifiuti e di imballaggi durante le feste, fornire stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili o in materiale compostabile, eliminando gli oggetti usa e getta di plastica.
L’amministrazione comunale offre invece degli incentivi economici per l’acquisto di lavastoviglie e garantisce la pubblicità per tutte le feste e le sagre che aderiscono al progetto.
8. Pannolini ecologici
Esistono dei nuovi pannolini lavabili, semplici da usare e riutilizzabili. Sono per il 90% in cotone biologico e materiali naturali, si possono lavare anche in lavatrice e comportano un risparmio di oltre il 70% per le famiglie rispetto ai normali pannolini.
L’amministrazione comunale, per far conoscere questa opportunità e promuoverla tra i propri cittadini, ha offerto a 80 famiglie il primo kit-prova e, dopo un’iniziale sperimentazione di 20 giorni, offre un contributo del 50% sull’acquisto del secondo kit di pannolini ecologici.
9. Assorbenti ecologici
La farmacia comunale ha in vendita gli assorbenti ecologici, più volte lavabili e riutilizzabili. Il prodotto è anallergico e facilmente lavabile.
Dall’iniziativa deriva anche un importante risparmio economico: è stato calcolato che con gli stessi soldi impiegati per quattro mesi di assorbenti usa e getta è possibile acquistare degli assorbenti ecologici che saranno impiegati nel corso di dieci anni.
10. Mercatino di scambio e riuso
Gli oggetti inutilizzati possono essere utili agli altri. E’ questa l’idea che sta alla base del mercatino di scambio e riuso organizzato in una giornata i cui i cittadini lasciano in piazza le cose che non utilizzano più. Queste vengono messe all’asta, vendute, scambiate, regalate o barattate.
Tutto ciò che rimane alla fine della giornata è differenziato ed avviato a recupero.
11. Via la plastica da tutte le mense
A seguito della nuova gara delle mense scolastiche e comunali, in tutte le mense scolastiche e comunali sono state inserite le lavastoviglie industriali e introdotti i piatti in coccio, lavabili e riutilizzabili molto più a lungo degli oggetti usa e getta”.
L’esperienza di Capannori – lungi dall’esaurirsi ed anzi potenzialmente in continuo sviluppo grazie alla partecipazione attiva di cittadini, associazioni, aziende, operatori economici, enti ed istituzioni sovra comunali – sta lentamente “facendo scuola”. Finora sette Comuni in Italia hanno aderito alla strategia “Rifiuti Zero” e molti altri si stanno rendendo conto di quanto sia utile per l’ambiente ed intelligente per la comunità investire risorse per promuovere l’educazione ambientale, informare, sensibilizzare ed incentivare i comportamenti virtuosi.
Foto tratte da:
ufficio stampa Comune di Capannoni
cultura.toscana.it
rifiutizero.blogspot.com

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