Villa Adriana, la protesta per dire no alla discarica di rifiuti

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Villa Adriana, la protesta per dire no alla discarica di rifiuti

La questione di Villa Adriana e della discarica di rifiuti che si intende realizzare nei pressi del famoso sito archeologico continua a sollevare polemiche. E si fanno sentire adesso anche le proteste da parte dei cittadini, degli amministratori e di alcuni personaggi famosi che hanno deciso di far sentire la loro voce contro il non tenere conto della sostenibilità ambientale. La discarica di Corcolle – San Vittorino è stata individuata dal prefetto di Roma come luogo per lo smaltimento della spazzatura dopo che è stata chiusa la discarica di Malagrotta.
Il sindaco di Tivoli Sandro Gallotti ha chiesto un intervento del premier Monti e del ministro dell’Ambiente Clini, in modo da sottoporre a tutela il patrimonio paesaggistico e monumentale di Villa Adriana.
Il presidente regionali dei Verdi, Nando Bonessio, ha sottolineato come c’è la paura che la discarica non abbia in realtà un carattere temporaneo, come è stato dichiarato, ma si teme che la discarica di Corcolle – San Vittorino sostituisca completamente e in maniera definitiva l’area di Malagrotta.
Per cui Bonessio ha fatto presente: “La discarica di Corcolle sarebbe un attacco al turismo e all’agricoltura biologica, due motori di sviluppo di questa zona, e provocherebbe un danno enorme all’occupazione del territorio.”
Sarebbe davvero un enorme danno ambientale, perché non si tiene conto dell’impatto ambientale che una discarica potrebbe avere su un luogo come quello di Villa Adriana molto importante per lo sviluppo del turismo.
La protesta ha voluto sottolineare come non si può dimenticare la responsabilità e come non si può scegliere con tanta facilità di fare scempio dell’ambiente.
La famosa Villa Adriana corre un rischio molto grande, quello di essere messa in pericolo dai rifiuti e dal cemento. Il tutto potrebbe derivare in seguito all’applicazione del piano regionale dei rifiuti, il quale prevede di realizzare una discarica proprio vicino al luogo, in cui sorge questo meraviglioso monumento all’antichità. Come se non bastasse, il consiglio comunale di Tivoli ha deciso per una lottizzazione di 180.000 metri cubi di cemento vicino proprio a Villa Adriana. Gli amministratori spiegano che si tratta di un progetto di rilancio abitativo, che comunque implica un certo rispetto dell’ambiente.
Ma sorgono parecchi dubbi riguardo a come la riqualificazione del territorio possa garantire la salvaguardia dell’ambiente e di questo vestigio antico. Da parte dei mass media non c’è stata una grande attenzione alla vicenda e neanche i residenti sembrano accorgersi veramente dell’impatto ambientale che ne può derivare.
Tra l’altro la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Lazio si è riservata di emettere ancora una valutazione sulla questione, nel frattempo gli enti locali hanno dichiarato concluso il normale processo che dovrebbe portare a tenere in considerazione l’impatto di un’opera del genere sul paesaggio.
Vogliamo veramente far passare tutto nell’indifferenza collettiva? In questo caso si rischia veramente grosso: si mette in pericolo un patrimonio prezioso, costituito dal binomio ambiente – antichità che ci valorizza.
E non è solo questione di coscienza civile, ma anche di precludere opportunità importanti per quanto riguarda lo sviluppo stesso del territorio.
Gianluca Rini