Il Pd sceglie Tambellini candidato sindaco per Lucca

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Il Pd sceglie Tambellini candidato sindaco
Dall’assemblea comunale arriva l’investitura con un voto all’unaninità
«Sono a disposizione per eventuali primarie di coalizione»

tambelliniLUCCA. Non un voto contrario. All’unanimità l’assemblea comunale del Pd indica Alessandro Tambellini come candidato sindaco per le elezioni del 2012. Per sceglierlo, non ha avuto neppure bisogno delle primarie che, proprio cinque anni fa, ne decretarono la sconfitta (di misura) nel confronto con Andrea Tagliasacchi, il presidente uscente della Provincia. A poche ore dalla decisione, Tambellini è ancora frastornato, per quanto da tempo era nell’aria il fatto che il partito avrebbe lanciato la sua candidatura.
Tuttavia è pronto a giocarsi fino in fondo questa occasione, mettendosi da subito a disposizione «per primarie di coalizione, se gli altri partiti dello schieramento ritenessero necessario presentare candidati propri». La sfida di Tambellini non sarà facile. Il professore (insegna italiano, storia e geografia all’agrario Busdraghi) deve cercare di sconfiggere un centrodestra che in questo momento è da “rifondare”, per ammissione di alcuni suoi componenti, ma che non ha intenzione di perdere il Comune, vero baluardo del Pdl nella rossa Toscana. Una roccaforte legata, fra l’altro, a doppio fino al ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli. Il Pd, comunque, è compatto nel sostenere Tambellini, come si legge nella nota ufficiale: «Alla decisione dell’assemblea – scrive il partito – il Pd è giunto grazie a un percorso interno e molto partecipato che ha previsto assemblee e incontri all’interno dei sette circoli politici presenti sul territorio: Lucca Centro, Lucca Est, S. Anna, Oltreserchio, Lucca Sud, Ponte a Moriano e Sant’Alessio. In tutti è stato indicato Alessandro Tambellini come candidato sindaco: non sono stati proposti altri nomi e nemmeno sono emerse autocandidature. A questo punto l’assemblea comunale e il candidato sindaco danno la loro piena disponibilità a confrontarsi con tutte le forze alternative al centrodestra per poter così nel più breve tempo possibile elaborare un programma per la città».
Non a caso, il segretario comunale del Pd, Fabrizio Pardini, ribadisce che «fin dalla sua nascita il nostro è il partito delle primarie: non rinnega assolutamente questo metodo di scelta della rappresentanza politica e se in un arco di tempo non eccessivamente ampio – inizio autunno – dovessero presentarsi nuove candidature della coalizione o della società lucchese alternative a questa verranno indette elezioni primarie alle quali il Pd sosterrà Alessandro Tambellini». Il quale conferma di vivere come «un onore e con grande senso responsabilità questa candidatura che deve nascere e svilupparsi lungo in percorso ampio, trasparente. In questo percorso, dobbiamo tenere conto di eventuali primarie di coalizione, se si presenterà la necessità. Io sono a disposizione». Come lo è stato negli ultimi 15 anni.
Tambellini, infatti, arriva alla politica nel 1994 su richiesta del sindaco Giulio Lazzerini che lo nomina membro supplente di Amit, la vecchia municipalizzata dei rifiuti. Due anni dopo, è presidente della società «a 600mila lire il mese – precisa il candidato – saliti a 1 milione di lire, negli ultimi due mesi di mandato». Poi, sempre su richiesta di Lazzarini, Tambellini si candida al consiglio comunale: per tre volte di seguito, compresa l’ultima, risulta il consigliere più votato in assoluto. Nella seconda giunta Fazzi è capogruppo dell’opposizione, ruolo che ricopre anche in questo mandato, dopo che Tagliasacchi ha rinunciato all’incarico. Oggi Tambellini è membro di alcune commissioni consiliari e vicepresidente della Fondazione Giacomo Puccini «incarico per il quale non ho mai percepito né percepisco alcun compenso».
Secondo Patrizio Andreuccetti, segretario provinciale del Pd «la proposta di Tambellini rappresenta il giusto connubio tra esperienza in un Partito e vissuto nella società civile. E’ il candidato della gente, una persona la cui storia è lineare e trasparente. Con questa scelta il Partito Democratico si apre alla città ed alle altre forze politiche per un confronto sereno, senza pregiudiziali e con eventuali primarie di coalizione (qualora ci venissero richieste), dal quale è nostro auspicio far emergere un progetto nuovo e credibile per la città».
IL. BO. Tirreno