Nelle scuole italiane si iniziano a studiare le buone pratiche ambientali di Capannori

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Nelle scuole italiane si iniziano a studiare le buone pratiche ambientali di Capannori

NELLE SCUOLE ITALIANE SI INZIANO A STUDIARE LE BUONE PRATICHE AMBIENTALI DI CAPANNORI
Stamani l’assessore Ciacci ha tenuto a 110 ragazzi romani una lezione teorica e poi sul campo
Le buone pratiche ambientali di Capannori adesso diventano materia di studio a scuola. Negli ultimi mesi sono giunte richieste da professori di tutta Italia per ottenere informazioni e materiale da distribuire ai loro studenti per tenere delle vere e proprie lezioni sul “caso Capannori”. In alcuni casi, dopo lo studio sui banchi, si organizzano delle gite per vedere dal vivo ciò che l’amministrazione Del Ghingaro sta facendo.
E’ il caso della scuola media “Alfredo Bucciante” di Palombara Sabina in provincia di Roma che questa mattina (mercoledì) è giunta in piazza Aldo Moro. L’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, ha tenuto agli oltre 110 ragazzi giunti con due pullman una lezione speciale sui “Rifiuti Zero” presso l’auditorium del Centro Socio Sanitario. Ciacci ha spiegato loro in che modo, dal 2004 a oggi, la raccolta differenziata, grazie al “porta a porta”, sia salita dal 37% all’82% con punte del 90% nelle 8 frazioni dove si sta sperimentando la “tia puntuale” Ha inoltre parlato di quali sono i vantaggi per i cittadini e per l’ambiente e ha dato consigli su come riciclare i materiali e, in generale, su come ridurre i rifiuti. La mattinata è poi proseguita con una lezione sul campo, dove gli studenti hanno potuto vedere da vicino alcune delle altre buone pratiche, come il distributore di latte fresco alla spina e una fonte della “Via dell’acqua”. Tante sono state le domande da parte dei ragazzi, a dimostrazione del loro interesse per l’argomento.
Capannori, dunque, è sempre più preso a modello di un’Italia che funziona su cui basare un senso civico e politiche che sappiano dare un futuro alle nuove generazioni.