Dal pulper a nuovi materiali, procede la sperimentazione

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Dal pulper a nuovi materiali, procede la sperimentazione

linea_macchinario02Trasformare un problema in opportunità, un rifiuto in risorsa. A Lucca c’è chi ha scommesso sulla possibilità di fare dell’economia circolare locale l’anello di congiunzione tra il mondo della carta e quello della plastica. E rendere uno scarto delle cartiere, il pulper, il punto di partenza per un nuovo prodotto plastico ecosostenibile, il pallet.
Si chiama Life Eco-Pulplast, il progetto sperimentale, avviato nel 2015 e cofinanziato dal programma Life+ dell’Unione Europea, che vede intorno allo stesso tavolo Selene Spa, capofila, industria leader in Italia nel settore degli imballaggi flessibili in plastica, Lucense, organismo di ricerca lucchese che opera a favore dell’innovazione delle imprese e dei sistemi territoriali, Serv.Eco, consorzio delle cartiere del Distretto cartario lucchese, e Zero Waste Europe Foundation, rete europea di soggetti che promuovono il raggiungimento degli obiettivi rifiuti zero. Venerdì (6 ottobre) a partire dalle 9 nella sede di Lucense, si terrà il convegno annuale del progetto per illustrare lo stato dell’arte, i vantaggi per le cartiere, i benefici dell’economia circolare, le attività e i risultati raggiunti fino ad oggi. La mattina saranno presenti, tra gli altri, relatori esperti del settore carta e plastica, imprenditori interessati e impegnati in progetti di ricerca e sostenibilità ambientale, ospiti istituzionali e gli stakeholder. Nel pomeriggio, invece, è prevista la visita all’impianto pilota presso la sede di Selene. Nel Distretto cartario lucchese, ogni anno si estraggono oltre 120mila tonnellate di scarto di pulper dal macero utilizzato per produrre carte per uso industriale, che attualmente vengono conferite in discariche e inceneritori, con impatti economici e ambientali elevati. Il Distretto cartario lucchese è leader nazionale per la produzione di questo tipo di carte, con il 45 per cento della produzione complessiva.
Eco-Pulplast è più che un esempio di economia circolare. Rappresenta una sperimentazione che punta a validare un modello virtuoso di ‘simbiosi industriale’: sullo stesso territorio i rifiuti di un settore, quello cartario, diventano risorsa per un altro settore, quello della plastica.
“Affinché l’economia circolare possa diventare una alternativa all’economia lineare – spiega Giovanni Gambini, presidente di Lucense – è indispensabile che ci siano forti investimenti sull’innovazione tecnologica per risolvere le problematiche della qualità e l’economicità dei materiali da riciclo. Lucense è in prima linea su questo fronte”.
Il progetto, infatti, la cui sperimentazione è attualmente in corso e terminerà a marzo 2018, per una spesa totale di 1.244.978 euro, di cui circa 750mila euro arrivati tramite bando europeo, mira a dimostrare la possibilità di riciclare lo scarto di pulper per la produzione di pallet ecosostenibili in plastica eterogenea. L’idea principale del progetto è realizzare pallet in plastiche miste da riciclo da destinare prioritariamente alle aziende del distretto cartario. In questo modo si concretizza un circuito di economia circolare, obiettivo prioritario della strategia ambientale europea del futuro.
“Nel corso del progetto – aggiunge Marco Severini, responsabile di Selene Spa – viene dimostrata la fattibilità economica e tecnica di una tecnologia innovativa per il riciclo dello scarto di pulper in nuove miscele e prodotti, attraverso la realizzazione e la sperimentazione di una linea di produzione di pallet progettata ad hoc per le caratteristiche peculiari dello scarto di pulper. Inoltre abbiamo già siglato accordi di collaborazione con Versalis Spa e Prs srl per l’utilizzo sperimentale dei pallet prodotti nei propri circuiti logistici aziendali. In collaborazione con Università Bocconi di Milano è stata avviata l’analisi Life Cycle Assessment – Lca per la valutazione degli impatti ambientali dell’intero ciclo di vita dei nuovi pallet. Abbiamo anche realizzato un business plan, su un orizzonte di tre anni, che prevede la realizzazione di tre linee complete di produzione, con una capacità produttiva di circa 1.200.000 di pallet all’anno, corrispondenti a 75mila tonnellate/anno di scarto di pulper”.
Le fasi del progetto. Nella prima fase è stato completato l’aggiornamento dello stato dell’arte delle tecnologie di lavorazione dello scarto di pulper e di stampaggio di plastiche eterogenee in presenza di impurità. Nel corso di questa attività sono state effettuate prove e test di tecnologie di trattamento dello scarto di pulper per separare i flussi di materiali presenti (cellulosa, acqua, plastiche, metalli, inerti) e di agglomerazione/densificazione e miscelazione del materiale plastico ottenuto. Sono state inoltre eseguite, in impianti industriali esterni, prove preliminari di stampaggio dei pallet in plastica eterogenea da scarto di pulper. Sulla base dei soddisfacenti risultati ottenuti nella prima fase, Selene, capofila del progetto, d’accordo con gli altri partner, ha proceduto a realizzare la progettazione esecutiva e a costruire la linea prototipo su scala industriale per la lavorazione e lo stampaggio di pallet in plastica eterogenea da scarto di pulper. Dal mese di luglio la sperimentazione è formalmente e ufficialmente avviata e il processo di lavorazione del pulper è in attualmente in corso: durante i prossimi mesi, oltre allo stampaggio, saranno condotte analisi sulle caratteristiche chimico-fisiche delle miscele plastiche sviluppate a partire dallo scarto di pulper e saranno effettuati test sulle prestazioni meccaniche dei pallet realizzati e sulla durata complessiva di vita.