Il riuso dei materiali? A Capannori si impara da piccoli

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Il riuso dei materiali? A Capannori si impara da piccoli

Perché gettare via bottiglie, tappi, imballaggi, giornali e anime dei rotoli di carta igienica quando, con un po’ di fantasia e in poco tempo, possono essere trasformati in oggetti per la scenografia di un teatro? Parte da Capannori un laboratorio sperimentale di riciclo creativo che, coinvolgendo 323 bambini da tre a cinque anni delle scuole materne di Carraia, Camigliano, Castelvecchio di Compito, Capannori e Lappato, ha lo scopo di insegnare ai più piccoli e alle loro famiglie l’importanza del riuso, in linea con l’obiettivo “Rifiuti Zero”, cui l’amministrazione ha aderito per prima in Italia.
Durante le lezioni del progetto, che ha preso il via all’inizio di febbraio, dal titolo “Ridurre, riutilizzare, riciclare attraverso la fiaba: ‘Fiorelì e Mister Smog’”, inserito nella “Vetrina scolastica” del Comune di Capannori e promosso dall’associazione “l’impronta onlus” in collaborazione con gli istituti comprensivi, gli insegnanti Rosana Russo e Lisa Giovannoni illustrano ai bambini come creare, partendo da materiali destinati ad essere gettati, maschere, burattini, scenografie, costumi, strumenti musicali e altri oggetti in vista di uno spettacolo finale che si terrà tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. I piccoli, inoltre, imparano a recitare. Una particolare attenzione viene data alla musica che, grazie alla sua capacità aggregativa, è considerata uno strumento privilegiato per trasmettere i messaggi del progetto; nel corso delle lezioni i bambini inventano un rap che rispecchia quello che imparano.
“L’educazione svolge un ruolo fondamentale nel percorso verso i ‘Rifiuti Zero’ – afferma l’assessore alle politiche educative, Leana Quilici -. Le nuove generazioni devono essere più che mai protagoniste di questa rivoluzione culturale, diventando al tempo stesso allievi e maestri, portando nella comunità, grazie al loro entusiasmo, le buone pratiche di sostenibilità ambientale. Quello del riciclo e del riuso è uno dei quattro grandi temi che vengono affrontati nell’ambito della “Vetrina scolastica”, interessando tutte le scuole dalle materne al liceo, garantendo agli studenti opportunità di approfondimento su varie tematiche e arricchendo, così, la qualità degli insegnamenti”.
Il laboratorio vede anche il coinvolgimento di 70 genitori, che hanno aiutato i bambini a reperire i materiali e a preparare quelli più complessi. Finora sono stati utilizzati 1100 tappi, 1050 bottiglie, 1720 rotoli di carta igienica, 400 sacchetti di plastica, 180 grucce di ferro, 60 giornali e 12 scatole di cartone, oltre a polistirolo, fascette da elettricista, patate, arance e cipolle.
Nel corso del progetto vengono inoltre raccolte esperienze, pensieri, fotografie e disegni dei bambini, che saranno riuniti in un libro finale che sarà tradotto in francese nell’ambito del progetto transfrontaliero “Active” di cui l’amministrazione comunale è capofila.