Rifiuti, l'Ue contro l'Italia: 102 discariche non regolamentari

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Rifiuti, l'Ue contro l'Italia: 102 discariche non regolamentari

Rifiuti, l’Ue avvia una procedura di infrazione contro l’Italia: coinvolte 14 Regioni
Almeno 102 discariche non sarebbero conformi alle direttive europee
Bruxelles ha aperto nei confronti dell’Italia una procedura d’infrazione per “almeno 102 discariche”, di cui tre di rifiuti pericolosi, non conformi alla direttiva Ue del 1999, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna e Umbria.
Bruxelles ha quindi inviato a Roma una “lettera di messa in mora”, che è la prima tappa dei procedimenti d’infrazione Ue, a cui l’Italia avrà due mesi di tempo per rispondere pena il proseguimento della procedura. I servizi della Direzione generale Ambiente della Commissione Ue avevano già avvertito l’Italia per la prima volta nel luglio 2009, quando era emerso che “almeno 187” discariche non rispettavano i requisiti della direttiva Ue 1999.
Nel corso del 2010 tra Roma e Bruxelles ha avuto luogo quello che viene definito il “dialogo pre-infrazione”, che ha portato poi l’esecutivo comunitario a chiedere ulteriori informazioni aggiornate ad aprile 2011, fornite dall’Italia nel maggio successivo. Sulla base di queste risposte e di informazioni fornite dalle regioni, in particolare il Piemonte, il commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik ha quindi deciso di aprire una procedura d’infrazione.