Anche Chivasso aderisce a Rifiuti Zero!

Home Ambiente Anche Chivasso aderisce a Rifiuti Zero!
Anche Chivasso aderisce a Rifiuti Zero!

chivasso_1369152993CITTÁ DI CHIVASSO
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 24
OGGETTO: Adesione alla strategia di gestione dei rifiuti denominata “Rifiuti Zero”
L’anno duemilaquattordici addì cinque del mese di…maggio. alle ore…21:05.nella sala
delle adunanze consiliari, convocato per decisione del presidente con avvisi scritti e recapitati a
norma di legge, si è riunito, in sessione ordinaria ed in seduta pubblica di Prima convocazione,
il Consiglio Comunale, del quale sono membri i Signori:
CIUFFREDA LIBERO
SCINICA MICHELE
SCINICA GIOVANNI PASQUALE
SCARANO DOMENICO
CAREGGIO CLAUDIO
PASTERIS ADRIANO
MARINO ANTONIO
BAVA EMANUEL
PIPINO GIOVANNI
CICONTE DOMENICO
TRONO SAVERIO MARIO
DORIA MATTEO
NOVELLO FILIPPO
SCOPPETTONE GIANFRANCO
BARENGO DOMENICO
MAROCCO MARCO
VENERUSO ALESSANDRO
Assistono alla seduta gli Assessori BUO CLAUDIA, CASTELLO CLAUDIO, CORCIONE
MASSIMO, MAZZOLI GIULIA
Assume la presidenza Il Presidente del consiglio Claudio Careggio
Assiste alla seduta il Segretario Generale dott. Giovanni Lombardi
Il Presidente riconosciuta legale l’adunanza, essendo presenti n. 17..Consiglieri su n. 17
assegnati, dichiara aperta la seduta e pone in discussione l’argomento sopra indicato.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visti e richiamati:
· il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di
bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche
amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la
prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;
· l’art. 180 del medesimo D.Lgs n. 152/ 2006 che, al fine di promuovere in via prioritaria la
prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179
devono riguardare in particolare:
a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale,
analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei
consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico
ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante
l’intero ciclo di vita del prodotto;
b) la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze
tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;
c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali
finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della
pericolosità dei rifiuti;
· la L.R. n. 24 del 24.10.2002 e s.m.e i. che prevede all’art. 2 – Competenze della Regione – la
promozione della gestione integrata dei rifiuti al fine di ottimizzare il riutilizzo, il riciclaggio, il
recupero e lo smaltimento dei rifiuti, nonché all’incentivazione della riduzione della produzione
dei rifiuti, della riduzione dell’uso degli imballaggi anche attraverso accordi con la grande
distribuzione, all’incentivazione ed all’utilizzo di beni prodotti con rifiuti;
· la L.R. n. 7 del 24/05/2012 che prevede all’art. 1 – Oggetto e finalità – e specificatamente al
comma 2 lett. d) tra le finalità perseguite dalla Regione, di assicurare la riduzione dei rifiuti
urbani, nonché una programmazione ed una gestione integrata dei rifiuti urbani fondata
prioritariamente sulla prevenzione e sulla riduzione della produzione, sulla raccolta in modo
differenziato, sul recupero e sul corretto smaltimento, anche al fine di un adeguato ed
economico riutilizzo, reimpiego e riciclaggio;
· il Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti approvato dal Consiglio Provinciale nella
seduta del 28.11.2006 con deliberazione n. 367482 e scaduto nel 2011;
· la proposta delle linee guida della Provincia di Torino emerse dal Coordinamento transitorio per
la programmazione del sistema provinciale dei rifiuti, di cui alla nota del 10.04.2014 prot.
063539. in cui si recita che “appare necessario valorizzare le capacità impiantistiche disponibili
già autorizzate, in aggiunta al sistema delle discariche ancora esistenti, per fare fronte al
fabbisogno dovuto ai rifiuti residui a valle delle RD che non possano essere conferiti
all’impianto di termovalorizzazione del Gerbido, in quanto eccedenti la capacità massima
autorizzata di quest’ultimo” ed inoltre che “il fabbisogno di smaltimento del rifiuto residuo a
valle delle raccolte differenziate, nel futuro immediato e prossimo, debba pertanto essere
garantito dalla combinazione delle seguenti risorse impiantistiche:
a. l’impianto di termovalorizzazione del Gerbido, per le quantità previste dall’autorizzazione e
dal contratto di servizio
b. le discariche del territorio provinciale ancora in esercizio, fino ad esaurimento delle
volumetrie ancora disponibili
c. la linea di pre-trattamento del rifiuto secco del Polo Ecologico di ACEA Pinerolese,
autorizzata per un massimo di 31.000 tonnellate annue, cui andranno indirizzati i rifiuti urbani
indifferenziati ed i rifiuti ingombranti non recuperabili, raccolti nel Bacino 12 (Pinerolese); gli
scarti della linea di pre-trattamento del secco di ACEA andranno smaltiti, a condizioni analoghe
a quelle del rifiuto urbano indifferenziato, nel termovalorizzatore del Gerbido per un
quantitativo di circa 10.000 tonnellate annue;
· l’art 198 del Decreto Legislativo 152/06 che attribuisce ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani e
dei rifiuti urbani assimilati con particolare riferimento alle modalità del servizio di raccolta,
trasporto e smaltimento;
Attesa la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione
delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della
raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati per il mantenimento e miglioramento degli obiettivi
fissati dall’art. 205 del succitato D.Lgs. n.152/06 che prevedeva in particolare il raggiungimento per
l’anno 2012 di almeno il 65% di raccolta differenziata;
Preso atto degli obiettivi della Legge Finanziaria 2007 che al comma 1108 fissava al 60%, la
percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare entro il 31 dicembre 2011, e al comma 1109
fissava per gli anni successivi al 2011, la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare sarà
stabilita con decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano, in vista di una progressiva riduzione della quantità di rifiuti inviati in discarica e nella
prospettiva di rendere concretamente realizzabile l’obiettivo “Rifiuti zero”;
Considerato che:
· a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero” alla data del
2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a
scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad
iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa
dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di
“produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci
prodotte. In particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie
parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia
(Camberra e la regione sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova
Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito;
· un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo
recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la
diminuzione dei “gas serra” resa sempre necessaria e stringente da “accordi internazionali” che
puntano ed obbligano i governi a “Tagliare” le emissioni di CO2 legate anche alla produzione
dei beni di consumo a partire dagli imballaggi;
· nel 2009 è stata adottata la cosiddetta “Carta di Napoli”, che prevede i seguenti 10 passi verso
Rifiuti Zero:
– separazione alla fonte;
– raccolta porta a porta;
– compostaggio;
– riciclaggio;
– riduzione dei rifiuti;
– riuso e riparazione;
– tariffazione puntuale;
– recupero dei rifiuti;
– centro di ricerca e riprogettazione;
– azzeramento rifiuti
Visto l’art. 42 del D. Lgs. 267/00,
Acquisito il sottostante parere favorevole in ordine tecnico da parte del Responsabile;
PARERE FAVOREVOLE PER LA
REGOLARITA’ TECNICO AMMINISTRATIVA
Ing. Francesco Lisa
Lì ………………………………………
Udito l’intervento dell’Assessore Corcione che propone la seguente integrazione al dispositivo della
deliberazione:
· 2. “di impegnare il Sindaco e la Giunta affinché sollecitino gli enti sovra comunali
competenti Consorzio di bacino, ATO e SETA ad attuare tale processo pianificando da
subito azioni concrete volte ad incrementare in tempi rapidi la percentuale di raccolta
differenziata anche tramite l’introduzione di un adeguato regime economico e
sanzionatorio.”
· 3. dopo la parola “discarica” aggiungere:
“…ma venga quindi minimizzata la frazione residua anche tramite i sistemi di raccolta
differenziata commisurati alla diversità urbanistica, la stagionalità e con l’apporto di
impiantistica di nuova generazione che sia capace di intercettare materie prime e
seconde a valle della raccolta differenziata.”
Non essendoci altri interventi, viene posta in votazione la deliberazione con l’ integrazione proposta
dall’Assessore Corcione;
(si dà atto che al momento della votazione risultano assenti i consiglieri Ciconte e Doria)
con 12 voti favorevoli e 3 astenuti (Bava, Pasteris, Scoppettone)
D E L I B E R A
1. di impegnare il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale e la tecnostruttura comunale,
ciascuno per la propria competenza, ad intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti
Zero” entro il 2020, aderendo nel contempo agli indirizzi della cosiddetta “Carta di Napoli”;
2 di impegnare il Sindaco e la Giunta affinché sollecitino gli enti sovra comunali competenti
Consorzio di Bacino, ATO e SETA ad attuare tale processo pianificando da subito azioni
concrete volte ad incrementare in tempi rapidi la percentuale di raccolta differenziata anche
tramite l’introduzione di un adeguato regime economico e sanzionatorio;
3 di dare mandato alla Giunta Comunale di adoperarsi nei confronti degli Enti Competenti
affinché i rifiuti-residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento
(la cui logica contrasta con l’obiettivo rifiuti zero) o avviati “tal quali” a discarica, ma venga
quindi minimizzata la frazione residua anche tramite i sistemi di raccolta differenziata
commisurati alla diversità urbanistica, la stagionalità e con l’apporto di impiantistica di nuova
generazione che sia capace di intercettare materie prime e seconde a valle della raccolta
differenziata.
successivamente
con 12 voti favorevoli e 3 astenuti (Bava, Pasteris, Scoppettone)
DELIBERA
Di dare immediata eseguibilità alla presente deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 134 c.4 del
D.lgs. 267/00.
Del che si è redatto il presente verbale
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
Claudio Careggio dott. Giovanni Lombardi
CERTIFICATO
DI PUBBLICAZIONE
La presente deliberazione viene pubblicata
all’Albo Pretorio del Comune per 15 giorni
consecutivi con decorrenza dal
.27/05/2014
Li, 27/05/2014
IL SEGRETARIO GENERALE
dott. Giovanni Lombardi
ATTESTAZIONE
DI ESECUTIVITÀ
DIVENUTA ESECUTIVA
dopo la regolare pubblicazione, per decorrenza dei
termini prescritti ai sensi del D.lgs. n. 267/2000.
IL SEGRETARIO GENERALE
dott. Giovanni Lombardi