Al via la Campagna per la Legge nazionale Rifiuti Zero

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Al via la Campagna per la Legge nazionale Rifiuti Zero

E’ ATTIVO IL NUOVO SITO DELLA CAMPAGNA PER LA LEGGE NAZIONALE RIFIUTI ZERO
Da oggi è attivo (a questo indirizzo: http://www.leggerifiutizero.it/) il nuovo sito per promuovere la legge nazionale rifiuti zero.
Questi gli obiettivi e finalità della Legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero”.
1. Far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta, tramite l’eliminazione degli sprechi e quindi massimizzando, nell’ordine, la riduzione dei rifiuti, il riuso dei beni a fine vita, il riciclaggio, e minimizzando, nell’ordine, tendendo a zero al 2020, lo smaltimento, il recupero di energia e il recupero di materia diverso dal riciclaggio. Tale percorso rappresentato include anche lafase di ricerca sul rifiuto residuale secco ai fini della riprogettazione industriale di beni e prodotti totalmente decostruibili e riciclabili.
2. Proteggere l’ambiente e la salute prevenendo e riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, secondo gli indirizzi della Carta di Ottawa del 1986.
3. Rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili ai rischi indotti da inadeguate modalità di gestione dei rifiuti.
4. Favorire l’accesso all’informazione e la partecipazione dei cittadini in materia di ambiente e ciclo di trattamento dei rifiuti.
5. Realizzare un Programma di nuova occupazione articolato a livello regionale attraverso la costituzione di Distretti del riutilizzo, riciclo, recupero e riprogettazione industriale di beni e prodotti totalmente decostruibili e riciclabili.
La presente proposta prevede quindi l’applicazione delle seguenti direttive, risoluzioni, risultati referendari e programmi già in vigore anche in Italia ma ad oggi non applicate
a. del sesto programma di azione per l’ambiente della CE, in particolare in materia di riduzione dei rifiuti che prevedeva la riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
b. della risoluzione del parlamento europeo del 24 maggio 2012 “un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” nella parte riguardante i rifiuti e l’utilizzo delle biomasse.
c. Della Direttiva quadro 2008/98/CE, laddove in particolare indica la scale delle priorità nella gestione dei rifiuti e afferma che “la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia”, per cui, all’interno del recupero diverso dal riciclaggio, va privilegiato il recupero di materia rispetto al recupero di energia;
d. Del risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali nonché della sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 2012, che esclude l’obbligo dell’assegnazione del servizio tramite gara, ma permette l’affidamento diretto a proprie società interamente pubbliche, così come previsto dalla legislazione europea.