Arturo Paoli presenta "La rinascita dell'Italia", un libro di speranza per i giovani

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Arturo Paoli presenta "La rinascita dell'Italia", un libro di speranza per i giovani

“La rinascita dell’Italia”: in un libro di Arturo Paoli il messaggio di speranza per i giovani
“La rinascita dell’Italia. Messaggio ai giovani”. Questo l’impegnativo titolo dell’ultimo libro di Fratel Arturo Paoli che sarà presentato dall’autore stesso sabato 3 dicembre alle 17 nell’Auditorium di San Romano. Il titolo dell’opera è stato svelato stamani in una conferenza stampa presso la Banca del Monte di Lucca a cui hanno partecipato il presidente dell’omonima Fondazione, Alberto Del Carlo, Silvia Pettiti e Paola Paterni, ricercatrici e curatrici del Fondo Documentazione Arturo Paoli.  Alla presentazione del libro del sacerdote lucchese – protagonista della Resistenza al Fascismo e in seguito, per quarantacinque anni, in prima linea fra i poveri in America Latina – seguirà lo stesso giorno l’inaugurazione, alle 18. 30, di un Fondo Documentazione, visitabile presso le sale della Fondazione BML, dove saranno raccolti i tanti contributi sotto forma di lettere, epistolari e articoli, che il religioso ha scritto negli oltre cinquant’anni della sua attività. Entrambe le manifestazioni rientrano in un progetto promosso dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca in occasione del novantanovesimo compleanno di questa straordinaria personalità, che ha fortemente voluto collaborare a questa iniziativa, facendola precedere da una lettera indirizzata ai suoi interlocutori prediletti, i giovani – clicca qua per leggere il contenuto della lettera scritta da Paoli il 9 novembre.
“Arturo Paoli è un Santo civile che nella sua ricca e intensa vita ha avuto fede prima di tutto nell’essere umano. Questo eroe, che con la sua attività ha contribuito al progresso dell’umanità intera, ha deciso, una volta rientrato nel 2005 nella città che gli ha dato i natali – ha commentato Del Carlo -, di lasciare a noi le memorie della sua lunga esperienza. E nel farlo ha voluto lasciare un messaggio, rivolto ai giovani, affinchè riscoprano la spiritualità e combattano per il proprio futuro in una prospettiva di speranza e fiducia. Si tratta di un messaggio nato dall’indignazione verso la situazione in cui le nuove generazioni tergiversano: una situazione di crisi sia economica che morale. Insomma, Arturo Paoli è un indignado particolare e a partire dal 3 dicembre lucchesi,storici,studiosi e soprattutto giovani potranno conoscere una persona davvero eccezionale”.
“Il Fondo dedicato ad Arturo Paoli offre l’opportunità, per chi l’ha conosciuto e chi no, non solo di entrare in contatto con il pensiero del grande sacerdote lucchese – ha detto Silvia Pettiti -, ma anche, attraverso i numerosi documenti, libri e lettere raccolti di ricostruire una parte importante della storia italiana e sudamericana. Un patrimonio in continua crescita, dato che il lavoro di ricerca è ancora attivo, soprattutto nella raccolta delle carte private: sono tante le persone che essendo venute in contatto con Fratel Arturo, stanno tuttora contribuendo ad arricchire il Fondo donando materiali inediti e preziosi.”
Il progetto di una raccolta sistematica delle carte e degli scritti di Arturo Paoli nasce nel 2005 grazie alla dedizione di un amico di Paoli, Luciano Fava, e all’interesse di un folto gruppo di amici e persone legate al sacerdote, sia lucchesi che italiane e di altri paesi, come quelli latino-americani.
“L’importanza di tale progetto va ben al di là del riconoscimento dovuto ad una personalità molto amata; infatti la sua vita svoltasi in Italia sia ai vertici dell’Azione cattolica negli anni Cinquanta, che come ‘piccolo fratello’ di Charles de Foucauld nel deserto algerino o in Sardegna o in numerosi paesi dell’America latina, ha attraversato momenti e problemi tra i più significativi della storia della Chiesa e della società italiana e mondiale del XX secolo”, scrissero i professori Bruna Bocchini e Pier Giorgio Camaiani nella lettera del 4 gennaio 2006 indirizzata alla Fondazione Banca del Monte di Lucca, con la quale accettavano l’incarico di responsabili scientifici del nascente Fondo Documentazione. Per scelta dello stesso Arturo Paoli, i due professori sono consulenti scientifici del Fondo.
Annunciato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca alla fine del 2008 per renderne nota l’esistenza e permettere a chi lo desiderasse di contribuire alla sua crescita, il Fondo raccoglie attualmente la gran parte degli scritti editi di Fratel Arturo Paoli: i libri, gli articoli pubblicati su numerose riviste nazionali, le registrazioni di conferenze ed incontri pubblici, filmati storici, testimonianze, interviste, oltre a numerosissimi scritti che presentano la vita e il pensiero di Paoli. Questa ricerca è stata svolta presso importanti archivi, in particolare quello dell’Azione Cattolica di Roma, della Pro Civitate Christiana di Assisi, della Arcidiocesi di Lucca ed oggi costituisce la Biblioteca del Fondo Documentazione Arturo Paoli.
Importante anche la parte costituita dai materiali provenienti dagli archivi privati di amici e di gruppi, raccolti e catalogati in sub fondi intestati ai singoli donatori. Si tratta principalmente di lettere, manoscritti, appunti, trascrizioni o registrazioni di conferenze, locandine promozionali di incontri con Arturo Paoli, fotografie e filmati, taluni di particolare valore storico come lo scambio epistolare intercorso fra Paoli, David Maria Turoldo e il cardinal Martini.
Ecco i numeri del Fondo: 48 sono i libri di Arturo Paoli, 1055 le lettere;tra i riconoscimenti, ci sono una medaglia al Merito Civile conferita dal Presidente della Repubblica Italiana, una lettera del Presidente della Repubblica Italiana (Carlo Azelio Ciampi) che invita Arturo Paoli alla cerimonia per la consegna delle Medaglie d’oro al Merito Civile nella ricorrenza del 61° anniversario della Liberazione, il 25 aprile 2006, copia del Decreto del Ministero dell’Interno che attesta l’ottenuta onoreficenza di “Medaglia d’oro”, il 3 giugno 2005; una pergamena con il riconoscimento di “Giusto tra le nazioni” ad Arturo Paoli da parte dello Yad Vashem, istituzione del Parlamento Israeliano, Gerusalemme, datata 7 luglio 1999; una copia del Decreto della Provincia di Santa Fe (Brasile) che designa col nome di “Arturo Paoli” la strada provinciale n. 40 che collega la città di Reconquista con Fortín Olmos.
Insomma, quello del Fondo rappresenta un vero e proprio tesoro che restituisce a Lucca la storia di un personaggio fondamentale del Novecento e rinsalda il rapporto tra Fratel Paoli e la città che gli ha dato i natali, che, sebbene non sia stato mai facile, non si è mai interrotto, come infatti ha ricordato Paola Paterni: “Il rapporto di Arturo Paoli con Lucca è sempre stato difficile, ma comunque molto forte. Lucca non è sempre stata una città ‘materna’ nei confronti di quel suo figlio a lungo ‘esiliato’ in Sud America e il fatto che oggi la Fondazione della più antica banca lucchese abbia voluto creare questo Fondo e proprio nel cuore della città, è senz’altro un segno di gratitudine e stima verso un uomo che a Lucca ha dato tanto, spronandola ad aprirsi verso il mondo”.