Arpat: tracce di diossina in polli toscani allevati vicino ad inceneritori

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I POLLI TOSCANI NON SONO DA MENO DEI SUINI IRLANDESI!
Sono stati recentemente diffusi i risultati di esami fatti su matrici biologiche ( latte, uova, carne di manzo, pollo ecc.) eseguiti – su forte pressione dell’opinione pubblica- in seguito all’ incidente occorso nell’ estate del 2007 all’inceneritore di Montale (PT), incidente che comportò sforamenti notevoli per diossine e similari e che portò alla sua chiusura, purtroppo, temporanea. Orbene questi valori sono assolutamente preoccupanti e nella carne di pollo si arriva a livelli di diossine e PCB dioxin- like fino a oltre 10 volte il limite ammesso.
Il limite per la commercializzazione di carne di pollo infatti è 4 ng/kg: su 8 campioni di carne di pollo 5 sono nettamente oltre questa soglia ( fino a 10 volte tanto). Il campione con il risultato più alto (46.2) è stato eseguito in “zona bianca”, al di fuori quindi dell’area di ricaduta dell’inceneritore in questione, ma….udite, udite, a poche centinaia di metri da un altro impianto di incenerimento! Anche altri prodotti sono risultati contaminati: uova di gallina 7,43 , uova di oca 10.31 (il limite per le uova è 6 ng/kg ) e nell’ unico campione di carne bovina è stato riscontrato un valore di 5.49, superiore al limite ammesso. Ma non basta, si rassicurano i cittadini affermando che si tratta di impianti modello, che il monitoraggio è continuo e ci si accorge – dagli stessi dati forniti dal gestore dell’ impianto – che nel mese di febbraio esso ha lavorato per oltre 60 ore senza carboni attivi ( deputati all’ abbattimento delle diossine) e che le Autorità competenti non se ne erano neanche accorte!
C’è da rimanere sconcertati, nonostante l’evidenza dei dati*, gli esempi sempre più numerosi di mal funzionamento di questi impianti, danni acclarati ed ormai ben quantificati alla salute umana ed all’ambiente**, si continua a “promuovere” l’incenerimento, nonostante le alternative esistenti e già ampiamente realizzate e a fornire, non si sa su quali basi, rassicurazione alle popolazioni.
E’ penoso constatare ancora una volta che le Istituzioni sono lontane dai veri problemi dei cittadini ( la Salute innanzi tutto), sono acquiescenti nei confronti di grandi e piccole lobbies, ascoltano solo ciò che vogliono sentire e non le voci sempre più allarmate che si levano dalla Comunità Scientifica indipendente.
Si trascurano sistematicamente le opinioni scientifiche minoritarie che, viceversa, dovrebbero essere prese in ben più seria considerazioni viste le troppe ” Lezioni apprese in ritardo da pericoli conosciuti in anticipo***”, ma, come disse Max Plank premio Nobel per la Fisica: ” i vecchi paradigmi della scienza vengono cancellati solo quando i Professori che li hanno proposti e che su questi hanno costruito le loro carriere scientifiche e didattiche e le loro fortune sono morti”.
Peccato che tanti innocenti nel frattempo ne debbano pagare, ingiustamente, il prezzo.
Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute
*”The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008
**http://wmr.sagepub.com/cgi/content/abstract/26/2/147
***http://www.eea.europa.eu/publications/environmental_issue_report_2001_22
GUIDONI (SL): POLLI TOSCANI ALLA DIOSSINA, PRESENTATA
INTERROGAZIONE *
 
 
Roma, 09.04.09/
L’eurodeputato Umberto Guidoni, ha presentato un’interrogazione alla
Commissione europea sul caso dei polli contaminati da diossina in
prossimità degli inceneritori di Montale e Baciacavallo (PT). “La
commissione deve operare subito per fare le opportune verifiche e
stabilire anche se vi sono pericolose relazioni tra gli inceneritori
presenti nella zona e i casi di diossina nei polli”, afferma
l’eurodeputato di Sinistra e Libertà Umberto Guidoni. “D’altro canto –
ha spiegato Guidoni – gli incentivi CIP 6, che il governo italiano
accorda ai termovalorizzatori – in contrasto con le normative europee —
hanno sicuramente contribuito al proliferare di tali realtà, anche dove
non ve ne fosse un’effettiva necessità, concentrandone la costruzione in
alcune aree.”
Si riporta di seguito il testo integrale dell”interrogazione
Come riportato dagli organi di stampa locali, i comitati e le
associazioni toscane hanno denunciato il fatto che 5 campioni di carne
di pollo – su 8 esaminati — contenessero diossine (inclusi PCB
dioxin-like) al di sopra del limite massimo consentito dalle leggi
vigenti, pari a 4 nanogrammi per chilo.
I campioni analizzati dall’istituto zooprofilattico sperimentale delle
Regioni Lazio e Toscana, sono stati raccolti – nel corso del 2008 –
nell’area di ricaduta dell’inceneritore di Montale e, in un caso, a
poche centinaia di metri da quello di Baciacavallo. Dalle analisi sono
risultati valori fino a 46.2 nanogrammi per chilo, oltre undici volte il
limite consentito dalla normativa.
Considerando che:
– il contenuto di diossine nelle carni di pollo supera, in 5 campioni su
8, i limiti consentiti dalla legge,
– i superamenti dei limiti si sono riscontrati anche nelle uova e
nell’unico campione di carne bovina
esaminato
– le normative in vigore prevedono in questi casi, l’assoluto divieto di
consumo alimentare
– nessun provvedimento è stato assunto dalle autorità locali per evitare
il consumo di tali alimenti
– le istituzioni comunitarie devono assicurare la tutela della salute
dei cittadini,
– nell’area interessata sono presenti ben due inceneritori a distanza di
pochi chilometri uno dall’altro,
1) non ritiene la Commissione di dover acquisire informazioni presso le
autorità sanitarie locali, al fine di verificare la relazione fra la
contaminazione del bestiame e le emissioni di diossina degli inceneritori?
2) Non ritiene inoltre la Commissione di dover assicurare l’intervento
delle autorità locali per evitare il consumo degli alimenti contaminati,
al fine di tutelare la salute dei cittadini?
3) non ritiene, inoltre, la Commissione che gli incentivi CIP 6, che il
governo italiano accorda ai termovalorizzatori – in contrasto con le
normative europee — abbiano prodotto l’anomala concentrazione di ben
due inceneritori in un territorio circoscritto, condizione questa che
potrebbe essere alla base della contaminazione?
per info Marco Furfaro