Lucca «A cosa servono i 730mila euro portati dall'aumento della Tia?»

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«A cosa servono i 730mila euro portati dallaumento della Tia?»
LUCCA. cassonettiCittà sporca, servizi a rilento. Nessun progetto chiaro di espansione della raccolta porta a porta. È secca la domanda che anche in consiglio comunale, Antonio Sichi, capogruppo di Sel, pone a Sistema ambiente, la società pubblico-privata alla quale è affidato lo smaltimento dei rifiuti. «La maggioranza – attacca Sichi – ha votato l’aumento della Tia (la tariffa per lo smaltimento) del 4,23%: questa percentuale produrrà un gettito in entrata di 730mila euro in più dell’anno scorso. Ma nessuno ci spiega con esattezza a che cosa servano questi soldi. O meglio: per il terzo anno di seguito, Sistema ambiente ci dice che il maggior gettito verrà investito per realizzare un capannone di copertura dei rifiuti stoccati, in modo da eliminare gli odori e da evitare che si impregnino d’acqua. Più sono bagnati, infatti, più pesano e più costa smaltirli negli impianti». Inoltre – aggiunge Sichi – gli stessi 730mila euro «dovrebbero servire, a detta di Sistema ambiente, anche per realizzare le isole ecologiche a scomparsa per il centro storico di cui si parla da anni. Mi sembra che si parli molto e si concluda poco. Soprattutto nei servizi». Infatti – evidenzia Sichi – la raccolta differenziata «sta andando male. L’anno scorso, c’è stata una contrazione del 2% sui rifiuti recuperati e non mandati negli impianti di smaltimento. Inoltre non esiste neppure una strategia sull’estensione della raccolta porta a porta: se l’esperimento resta limitato a S. Anna, infatti, produttà solo costi per la collettività».